BishopAccountability.org
 
  «Figlio Dell'amore, Non Del Peccato»
Papà Romeo, Ex Parroco Di Monteortone, Ha Fatto Pure L'Imbianchino. Con Mamma Gigliola, Ex Suora, Un'unione Felice. Andrea Navarin Racconta LA Scelta Dei Genitori Di Lasciare LA Veste

By Renato Malaman
Il Mattino di Padova
August 29, 2007

http://mattinopadova.repubblica.it/dettaglio/«Figlio-dellamore-non-del-peccato»/1358509

Italy — Il primo segretario regionale del Partito democratico verrà scelto con elezione diretta il 14 ottobre - l'election day ulivista - contestualmente al segretario nazionale. In Emilia Romagna è scontro sulle candidature tra i Ds e la Margherita. Il diessino Salvatore Caronna si è detto disponibile a correre, ma il coordinatore regionale della Margherita, Marco Monari, non è d'accordo, chiede "pari dignità" e critica la Quercia: "Il Pd non puo diventare in Emilia un monocolore Pci". Il segretario regionale Ds Roberto Montanari respinge l'accusa di "autoreferenzialità".

La partita dunque è aperta, c'è tempo fino al 12 settembre per presentare le candidature per la carica di segretario regionale del Pd. Ma la grande partecipazione popolare annunciata per la fase costituente rischia di trasformarsi in un braccio di ferro a due tra Ds e Dl. Una fusione fredda che nessuno alla vigilia auspicava. La cosiddetta società civile per ora resta a guardare, le stesse associazioni cooptate nel comitato promotore provinciale per il Pd risultano in qualche modo emanazione dei partiti.

Quel che tiene banco è una sorta di resa dei conti tra Quercia e Margherita che coinvolge tutti i livelli, da quello regionale a quelli provinciali. Per il sindaco Sergio Cofferati "è normale che ci sia discussione, non è un problema di pari dignità ma di modalità d'elezione, modalità diverse probabilmente non sono efficaci". Bologna.repubblica.it propone un sondaggio con venti nomi scelti tra i papabili per la segreteria dell'Emilia Romagna. Dai big, agli outsider, dai candidati di partito a quelli "pescati" dalla società civile.

Per votare il vostro candidato cliccate qui

Per scrivere i vostri commenti o indicare il nome di un candidato alternativo non contenuto nella lista cliccate sul pulsante in basso


Andrea Navarin cambia tono di voce quando racconta che i primi tempi da marito furono piuttosto duri per suo padre, abituato solo a fare il parroco e a insegnare religione a scuola. A lavorare fra cattedra e altare. «Per qualche anno fece l'imbianchino - dice il ragazzo - poi trovo un posto da impiegato alla ditta Maltauro Costruzioni di Vicenza, che ha ricoperto fino alla pensione. Adesso è con la mamma in un campo scuola in Trentino. Del clamore suscitato dalla sua storia non sa ancora nulla. Ma, ripeto, non ha nulla da nascondere».

Anche Andrea Navarin sta seguendo da vicino la vicenda di Don Sante Sguotti e in merito al celibato dei preti si mostra molto aperto. «E' un tema delicato - esordisce - e non sempre il dibattito scorre sui binari dell'approfondimento e della riflesione sincera. Temo che per molti parlarne oggi significhi solo assecondare una curiosità morbosa. L'attuale società è affetta da troppa superficialità». Sul comportamento di Don Sante il figlio dell'ex parroco di Monteortone è cauto: «Ogni storia è un caso a sè e va affrontata come tale - dice - Ognuno nella vita si muove e fa le scelte, soprattutto quelle importanti, in base al proprio vissuto. Il caso di Don Sante non è ancora stato chiarito. Ma è a lui e soltanto a lui che spetta l'ultima parola. La risposta deve partire dalla sua coscienza».

 
 

Any original material on these pages is copyright © BishopAccountability.org 2004. Reproduce freely with attribution.