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  Don Sante Presenta Ricorso
Ieri é Stato a Roma Nello Studio Di Un Legale Della Sacra Rota. «non é Legittima LA Decisione Del Vescovo, Voglio Restare Parroco»

By Gianni Biasetto
Il Mattino di Padova
September 18, 2007

http://mattinopadova.repubblica.it/dettaglio/Don-Sante-presenta-ricorso/1369778?edizione=EdRegionale

Italy — Inattesa svolta nella contesa tra il Vescovo di Padova ed il parroco di Monterosso don Sante Sguotti. Il prete innamorato ieri pomeriggio si è recato a Roma per affidare ad un legale del tribunale della Sacra Rota, l'avvocato Marco Cardinale, l'incarico di resistere al provvedimento di monsignor Antonio Mattiazzo che lo vuole rimuovere dall'ufficio di parroco di Monterosso. Un colpo a sorpresa quello del quarantunenne sacerdote ribelle, che spiazza chi si aspettava che alla fine avrebbe ceduto al diktat del capo della Diocesi. Magari in extremis, prima dell'emissione del decreto di rimozione. Questa nuova puntata della don Sante-story di fatto esclude anche ogni possibilità di dimissioni da parte del parroco. Ovvio che l'intenzione del legale rotale sia quella di costringere la Curia padovana a reintegrare a pieno titolo don Sante nelle sue funzioni di parroco della piccola comunità del vicariato di Abano.

«Stando a quanto mi ha comunicato il dottor Cardinale - spiega don Sante - non è legittima, tanto per cominciare, la scelta del Vescovo di non accogliere la mia richiesta di tornare a celebrare l'Eucarestia. Decisione che monsignor Mattiazzo mi ha comunicato con la stessa lettera dove mi invitava a dimettermi il 18 agosto con effetto 10 settembre. Fino a che sono parroco ho il diritto e dovere di assolvere a tutte le funzioni. Anche a quella di presiedere l'Eucarestia». Ad annunciare ai fedeli di Monterosso la scelta di monsignor Mattiazzo di negare al sacerdote la possibilità di consacrare era stato monsignor Giuseppe Zanon, delegato vescovile per il clero, che alla fine della messa del 19 agosto scorso aveva letto la lettera del cancelliere vescovile don Tiziano Vanzetto. Missiva che in merito recita: «Il Vescovo non accoglie la domanda di don Sante di riprendere a celebrare l'Eucarestia in parrocchia, perché le condizioni che avevano portato alla decisione di non celebrare non risultano cambiate».

Intanto il parroco fa sapere che l'avvocato Marco Cardinale non pretenderà alcuna parcella. Sarebbe stato il legale a cercare don Sante dopo averlo visto sostenere le proprie ragioni in tivù, nel periodo della bufera mediatica scatenata dalle rivelazioni sull'innamoramento e sulla volontà di diventare un prete papà. «Il dottor Cardinale - continua il parroco di Monterosso - si è offerto di difendermi gratuitamente perché crede nella mia causa. E' evidente che questa scelta di ricorrere al giudizio della Sacra Rota esclude ogni possibilità di dialogo con la Curia in merito alle decisioni assunte per costringermi a lasciare la parrocchia». Su quella che sarà la linea difensiva contro il Vescovo il prete ieri, all'uscita dallo studio legale, in via Flavio Domiziano 9, ha anticipato che potrebbe rivolgersi al Tribunale apostolico della Rota Romana anche dopo l'emissione del decreto di rimozione. E' comunque ancora presto per capire come si muoverà il massimo tribunale ecclesiastico anche in merito alle ragioni sollevate da don Sante. Una di queste è di potersi fidanzare con la donna che ama e stare con il suo bambino. Pur restando un sacerdote della chiesa cattolica.

 
 

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