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  Prima Ammissione Di Don Sante Tamara LA 'Mia Compagna'
IL Legale: "motivazioni Fumose Del Decreto, Faremo Ricorso"

By Gianni Biasetto
Il Mattino di Padova
October 10, 2007

http://mattinopadova.repubblica.it/dettaglio/Prima-ammissione-di-don-Sante-Tamara-e-la-mia-compagna/1375299?edizione=EdRegionale

ABANO: "Voglio tenere fuori da tutta questa storia la mia compagna. Domani (oggi ndr) lei non parlerà". Don Sante Sguotti, raggiunto al cellulare nel tardo pomeriggio di ieri rivela con voce decisa, sovrapposta ai gridolini di un bambino, non solo di essere innamorato, come aveva già detto, ma che questa donna è la sua compagna. E visto che l'incontro con i giornalisti è programmato a Lovertino la compagna non può essere che Tamara, che in quel casolare in via Castello 27, di proprietà del "don", ci vive da quasi due anni insieme al suo bimbetto di 13 mesi. L'ex parroco di Monterosso fa sapere che oggi parlerà anche di quanto ha deciso con i parrocchiani nell'incontro di lunedi sera. Intanto ieri mattina l'avvocato della Rota Romana Marco Cardinale ha esaminato attentamente le cinque pagine di cui è composto il decreto di rimozione ricevuto da don Sante. Il legale, che si sofferma soprattutto sulle motivazioni che reggono la decisione del Vescovo, tiene a precisare che, non essendo il sacerdote espulso dalla Chiesa, dovrà continuare a godere di tutti i diritti che spettano ai sacerdoti. "Non può il Vescovo, come ho letto nel decreto - puntualizza Cardinale - esimersi dal sostentamento al prelato solo perché gli ha tolto l'ufficio di parroco di Monterosso. A termini di legge, attraverso l'Istituto per il sostentamento del clero, la Diocesi ha l'obbligo di mantenerlo finchè farà parte della Chiesa padovana". Il legale rotale fa anche sapere che i contenuti basilari del decreto di allontanamento sarebbero molto fumosi. Soprattutto laddove si fa riferimento alla relazione sentimentale di don Sante con una donna (Tamara). Cardinale rivela questo passaggio del documento usando una similitudine. "Forse uno è morto e qualcuno mi ha visto parlare con il defunto. Ora il cadavere non si trova e non si sa se quella persona è veramente deceduta. Però io sarei colpevole perché chi mi giudica crede a quanto questo qualcuno dice di aver visto, anche se non è in grado di dimostrarlo". Attraverso questo ragionamento, il legale intende far capire che la Curia non avrebbe prove tali da giustificare la rimozione. Tant'è che annuncia il ricorso alle Congregazioni del Clero entro i 10 giorni previsti dal Codice di diritto canonico. "Per il ricorso abbiamo tempo fino al 18 di questo mese - aggiunge - Inoltre vogliamo sporgere denuncia contro chi è andato dal cancelliere vescovile don Tiziano Vanzetto a testimoniare contro don Sante". Il riferimento è chiaro. Si tratterebbe delle persone che si sono recate in Vescovado a fine di agosto per deporre contro il sacerdote affinché venisse allontanato dalla parrocchia. Una di queste sarebbe lo psicoterapeuta di Montegrotto, Armando Villani, che ha dichiarato apertamente di aver detto tutto quello che sapeva sul prete-papà a don Vanzetto e di aver consegnato in Curia anche il famoso foglietto avuto da Olga, la ragazza straniera con cui, a detta di Villani, il "don" avrebbe avuto nel 2003 una relazione durata un paio d'anni. Foglietto sul quale il parroco innamorato avrebbe annotato le condizioni della relazione con la giovane, dalla quale desiderava un figlio.

 
 

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