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  Finanziaria, Niente Fiducia Sulla Manovra MA Sull'ici IL Governo Si Salva Per Un Voto
Respinta LA Richiesta Di Togliere L'Esenzione Dell'ici Agli Immobili Della Chiesa Risolto in Serata Anche IL Nodo Della Copertura Economica Del Taglio Del Ticket Sanitario

La Repubblica
November 7, 2007

http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/economia/conti-pubblici-58/finanziaria-fiducia/finanziaria-fiducia.html

ROMA - E anche il terzo giorno di votazioni sulla Finanziaria se ne va con i soliti mal di pancia ma con almeno tre buone notizie per la maggioranza. I primi due articoli con relativi emendamenti - 53 pagine di un volume di 440 - considerati i due pilastri della manovra sono stati approvati senza che la maggioranza sia mai andata sotto. Con il primo articolo viene assicurato che nel 2008 l'extragettito andrà ai lavoratori dipendenti. Il secondo stabilisce che il 40% delle famiglie non pagherà più l'Ici sulla prima casa e che l'85% degli affittuari godrà degli sconti Irpef. Una riduzione della tassazione di 1,5 miliardi di euro. La terza "buona" notizia riguarda la fiducia: il governo ribadisce che non ce ne sarà bisogno. Restano i soliti mal di pancia nell'Unione. E nel pomeriggio si materializza il nodo dello sgravio del ticket sanitario. Alle sette di sera il presidente di turno dell'aula, il leghista Roberto Calderoli, licenzia l'aula ("per la gioia dei tifosi di calcio" dice un po' polemico) e rinvia la soluzione del ticket alla Commissione Bilancio.

Il ministro dell'Economia Tommaso Padoa-Schioppa

I due brividi forti della giornata. A fine mattinata è stato stato respinto l'emendamento dei due senatori dissidenti di Rifondazione Turigliatto e Rossi che avrebbe esteso l'esenzione Ici a tutti i possessori di prime case. Poco dopo è stato respinto a grande maggioranza anche l'emendamento che chiedeva di togliere l'esenzione dell'Ici a tutti gli immobili ecclesiastici.

No all'esenzione "totale" dell'Ici per la prima casa. La maggioranza si salva per un soffio sull' emendamento alla finanziaria che prevede l'esenzione totale dell'Ici per i possessori di prima casa adibita a propria abitazione. L'emendamento è stato presentato dai senatori dissidenti Franco Turigliatto (ex prc) e Fernando Rossi (ex Pdci). I no sono stati 158, i sì 157, e nessun astenuto. "La Cdl è inaffidabile" ha detto il presidente della commissione Bilancio Enrico Morando, commentando il voto a favore della Cdl sull'emendamento Rossi-Turigliatto. Quel voto è di una "gravità straordinaria per una forza che si candida a responsabilità di governo".

La Chiesa resta immune dall'Ici - Questa volta l'emendamento lo hanno presentato i costituenti socialisti, i senatori Montalbano, Barbieri e Angius confluiti appunto nel nuovo partito socialista. Molto semplicemente il provvedimento chiedeva di togliere

l'esenzione Ici dagli immobili della Chiesa adibiti ad attività commerciale, "anche nel caso in cui abbia carattere accessorio rispetto alle finalità istituzionali dei soggetti". L'aula di palazzo Madama si è scaldata per più di un'ora sul tema dividendosi tra cattolici e ultrà laici. Sono intervenuti quasi tutti i gruppi e alla fine l'emendamento è stato respinto con 240 voti contrari, 12 voti favorevoli e 48 astenuti. Angius ha poi parlato di voto"sconcertante". Impietosa l'analisi del voto dell'ex senatore diessino: "Il Pd si dimostra ancora una volta prigioniero delle sue irrisolte contraddizioni e soprattutto del ruolo dominante della componente Teodem. E' veramente incredibile l'astensione dei senatori di Rifondazione comunista, Sinistra Democratica e del Gruppo Verdi-Comunisti italiani. La sinistra cosiddetta radicale, in questa circostanza flessibile, credo troverà qualche difficoltà - conclude Angius - a spiegare ai suoi elettori il voto sostanzialmente contrario espresso con la Cdl e con il Pd".

Il governo: no alla fiducia - Passati i due brividi di tarda mattinata e dopo la riunione di maggioranza che sembra aver sciolto il nodo sulla stabilizzazione dei precari nella pubblica amministrazione, il governo appare sicuro nella decisione di escludere fiducia sulla Finanziaria. "Abbiamo valutato che non esistendo problemi nella maggioranza - ha detto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Vannino Chiti - e dal momento che l'opposizione sta riducendo gli emendamenti, a meno che non vi sia in futuro dell'ostruzionismo, non porremo la questione di fiducia". Chiti insiste sul fatto che "nella maggioranza c'è condivisione dell'impostazione fondamentale della Finanziaria" e che i "presunti problemi" al suo interno "sono inesistenti". L'opposizione, inoltre, ha dimezzato i propri emendamenti. Ora ce ne sono 300 "per mettere a nudo le contraddizioni interne del centrosinistra".

Ticket sanitario - E' il tardo pomeriggio quando resta impigliato nel pettine il nodo della copertura finanziaria - necessaria per legge - per l'abolizione del ticket sanitario sulla diagnostica. Un problema sollevato dalla solita Lega, sempre molto attenta ad ogni riga di ogni provvedimento, e che ha un suo fondamento visto che il provvedimento è dovuto tornare in Commissione tra le urla di gioia e di giubilo della Cdl. Una gioia che dura poco. In serata infatti arriva la soluzione tecnica. "Il governo - ha detto Mario Canzio, ragioniere generale dello Stato - ha risolto il problema con un emendamento bollinato dalla Ragioneria che apporta due correzioni tecniche (alla copertura dei ticket sanitari, ndr) e due variazioni alle tabelle A e C della legge finanziaria per compensare i maggiori effetti che si avrebbero avuti sul deficit pubblico dopo l'approvazione di tutti gli emendamenti".

E la spallata? - Resta sempre in agguato e possibile. Ma non c'è dubbio che oggi a palazzo Madama le facce lunghe erano quelle della Cdl. Di Forza Italia, soprattutto. Costretti da settimane ad andare dietro ai proclami di Berlusconi che ha detto anche l'ora oltre che il giorno di quando Prodi se ne andrà a casa fino ad organizzare manifestazioni di piazza per il 15-16 novembre, i senatori azzurri hanno facce preoccupate mentre vedono scorrere sul tabellone le votazioni agli articoli della Finanziaria. "Vedrete - assicurano - la maggioranza la sta tirando in lungo perchè saranno costretti a chiedere la fiducia".

 
 

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