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  IL Celibato Dei Preti? Per Controllarli
«Credo Che Un Sacerdote Sposato Riuscirebbe a Capire Meglio I Suoi Parrocchiani»

By Massimo Rossignati
Il Gazzettino
November 11, 2007

http://www.gazzettino.it/VisualizzaArticolo.php3?Luogo=Padova&Codice=3573248&Data=2007-11-11&Pagina=ABANO%20COLLI%20ESTE%20MONTAGNANA

«Se Gesu fosse stato sposato e avesse avuto un figlio il suo messaggio avrebbe avuto meno valore?». E la frase con cui ieri sera, a Verona, don Sante Sante Sguotti ha presentato alla Gran Guardia il suo libro "Il mio amore non e peccato", in un incontro promosso dalla rivista di letteratura "L'Inchiostro", e che sara in edicola edito da Mondadori gia da domani.

Pochi ad ascoltare l'ex parroco di Monterosso, sospeso "a divinis". «Il vescovo mi ha sospeso perche qualcuno ha detto che ho una donna e che da quella attendo un figlio. Ma io attendo ancora di sapere da monsignore il nome di quella donna, per non parlare del figlio», ha detto con toni pacati quanto decisi don Sante, rispondendo alle domande prima dei tanti giornalisti e poi della quarantina di presenti. «Io non sono uno che dalla mattina alla sera si mette per caso a fare certi discorsi. E da quando ero in seminario che mi batto per cambiare quello che non va nella Chiesa e sul tema del matrimonio dei preti e da dieci anni che cerco, inutilmente, di aprire una discussione all'interno della mia parrocchia, con il mio vescovo e ora, vista l'occasione arrivatami con questa faccenda dell'innamoramento e del figlio che dovrei avere, anche a livello nazionale. Si, perche cosa avrei dovuto fare? Tacere, ritirarmi, uscire dalla Chiesa come chiedevano le cariche ecclesiastiche e il Vaticano? No, grazie anche ai miei parrocchiani che mi hanno dimostrato tutta la loro fiducia, ho deciso di fare la mia parte, di battermi per cambiare una realta che considero assurda. Nella Bibbia il matrimonio e considerata una delle cose piu meritevoli, nei primi tre secoli la Chiesa sceglieva i vescovi solo tra persone sposate perche avevano dimostrato di sapere condurre bene una famiglia. E oggi, invece, di questo tema non si puo nemmeno tentare di parlare. In Italia manca la liberta, nella Chiesa manca la democrazia».

E a chi gli faceva notare come si fosse attorniato di un procuratore televisivo, abbia messo in piedi un sito internet e di come si atteggi ultimamente a divo, don Sante ha ribattuto sereno: «Se lei sta male non va dal medico? Io ho un amico che sa fare siti internet e che mi ha detto: "don Sante, se vuoi possiamo portare la tua battaglia anche in internet", e io gli ho detto di farlo. Io sono un prete di oggi, del mio mondo, il mondo della comunicazione e quindi devo usarla per portare avanti le mie idee. A questo serve anche questo libro. La stessa cosa e avvenuta per un avvocato accreditato alla Sacra Rota che mi ha telefonato e mi ha detto: "Condivido le sue idee, se vuole, gratuitamente, posso sostenere in sede legale la sua battaglia". E lo stesso vale per il procuratore televisivo».

E a chi gli ha chiesto il perche del celibato dei preti, don Sante ha risposto: «E semplice, per controllarti meglio. Se ad una persona togli la sua sessualita, i suoi affetti, cosa gli resta? Il lavoro, la carriera, la fedelta alle regole. E poi, sei piu disponibile perche non hai impegni famigliari e soprattutto, costi meno. Questa e pero ben altra cosa dal fatto che poi tu sia piu capace di capire gli altri e trasmettere i valori Cristiani nella vita di ogni giorno. Io credo che un prete sposato saprebbe meglio capire i suoi parrocchiani e viverci assieme». The Rev. Sante Sguotti presented his book "Il mio amore non e' peccato" (My love is not a sin) yesterday in Verona. It will be released on Monday.

"If Jesus had been married and bad been the father of a son, would his message have been less valuable?" That the question Rev. Sante asked when he presented his book at the Gran Guardia titled "Il mio amore non e' peccato" during a meeting promoted by L'Inchiostro, the literary magazine. The book, published by Mondatori, will be sold in book shops starting tomorrow.

Not many people there were listening to the former parish priest of Monterosso, who has been suspended a divinis. "The bishop suspended me because someone reported I had a woman who was pregnant with my child. But I'm still waiting to know from the bishop the woman's name, not to speak about the child," he said in a subdued and firm voice as he answered questions from newsmen and about 40 people who were present. "I am not that kind of person who suddenly begins to speak about an issue he never mentioned before. Since I was attending the seminary I have been fighting to change what I don't think is right in the church. For the last 10 years I have been trying to open a discussion in my parish and with the bishop about the issue of priests' celibacy, but to no avail. I'm profiting now from the clamor deriving from this story of my being in love and of having a child. What else could I have done? Be silent? Give up and abandon the church according to the wishes of the Vatican and the ecclesiastical authorities? No and thanks also to my parishioners who showed to trust me. I'm performing my duty, fighting to change a situation which I deem to be absurd. In the Bible marriage is considered one of the most meritorious things. In the first centuries, the church chose its bishops only among married people because they had shown to be able to be part of a family. Today, instead, nobody can even think of speaking about this problem. In Italy there is no liberty. In the church there is no democracy."

Responding to criticism of those who made him notice how he was in the company of a TV agent, had a Web site and behaved like a star, Rev. Sante said, "If you are sick you go to the doctor? Don't you? A friend of mine, who knows how to make a Web site, told me: 'Rev. Sante, if you want, we can lead our battle in the internet too,' and I answered for him to do it," he said. "I'm a priest who lives in today's world, the world of communication, and I need to say what I think. The book I'm presenting is meant to do that. The same happened when I received the help of a lawyer credited at the Sacra Rota tribunal who called me on the phone and said, 'I share your views. If you want I can support your ideas and your battle at the legal level. The same applies to the TV agent," he said.

To those who asked why then priests' celibacy has been adopted by the church, Rev. Sante answered: "It's simple. It's meant to control them. If you deprive a person of his sexuality, his affections, what does it remain to him? His work, his career, obedience to the rules. Besides not to be involved in a family makes you more available, and above all you cost less. Those reasons do not take into account, however, if you are able or not to transmit the Christian values in every day life. I believe a married priest would better understand his parishioners and live among them," he said.

 
 

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