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  Stavo Per Scoperchiare Una Pentola Pesante
Incontro Gay, Monsignor Tommaso Stenico Parla a Ruota Libera. E Va All'attacco

By Nicola Filippi
L'espresso
October 15, 2007

http://espresso.repubblica.it/dettaglio-local/Stavo-per-scoperchiare-una-pentola-pesante/1827527

TRENTO. E' molto provato, monsignor Tommaso Stenico. Nel suo appartamento di Roma, l'alto prelato di Telve Valsugana sta riposando e cercando di ritrovare la forza per poter affrontare di petto quell'ondata di polemiche scatenate dopo il servizio in tivù di "Exit", sull'incontro gay avvenuto nel suo appartamento presso la Santa Sede. "Mi sento oggetto di una realtà che non mi appartiene", racconta al telefono. Monsignor Stenico non è abituato a mollare e rilancia: "Sono stato fermato perché stavo per scoperchiare una pentola troppo pesante".

Da esperto quale è del mondo dell'informazione e della psicologia umana, monsignor Tommaso Stenico dice di essere "rimasto vittima della mia voglia di fare chiarezza sui continui attacchi verso la Chiesa". Lui, finito sotto i riflettori di una telecamera nascosta per un incontro omosessuale con un giovane (rivelatosi invece un giornalista de La7), si trova ora molto in difficoltà a gestire quest'improvvisa e inaspettata ondata di "celebrità", molto fastidiosa. Nel suo paese d'origine, a Telve Valsugana, fra i fedeli regna l'incredulità, molti amici lo hanno cercato al telefono per sostenerlo, trasmettergli fiducia, come l'amico don Franco Torresani e l'onorevole autonomista Giacomo Bezzi. Lui comunque non si dà per vinto: "Sono arrivato vicino a una pentola pesante e ho l'impressione che qualcuno l'abbia sospettato e mi abbia tirato il trappolone".

Quello che preannuncia monsignor Tommaso Stenico, non appena tutta la vicenda sarà chiarita davanti ai suoi superiori, sembra un autentico cataclisma. "Perché ci sono troppi attacchi verso la Chiesa e verso il mondo sacro". Ecco il nocciolo della ricerca di monsignor Stenico: "Io non voglio parlare della sessualità, dell'omosessualità della Chiesa. Il mio obiettivo era diverso: non è tanto la ricerca sulla sessualità, ma la ricerca sulla strategia che ci può essere dietro. Questo mi angoscia. Non c'è dubbio, basta guardarsi intorno, che vi è un tale attacco alla Chiesa e a tutto ciò che è sacro, di conseguenza a me non importa indagare il concetto della sessualità, dell'eterosessualità, dell'omosessualità, per me è importante è arrivare, perché ho un sentore, una consapevolezza interna, che potrei anche al momento opportuno dare nomi e cognomi e rivelarli, vi è insomma una strategia d'attacco contro il sacro e la Chiesa - spiega, in tono acceso e deciso -. Su quella strada io ero. Anzi, su quella strada Io sono ancora, perché non intendo mollare la mia battaglia. Non sono un perdente, non lo sono mai stato. Io sono un prete, amo la chiesa, difendo la mia fede, la mia chiesa, difendo la cattolicità, per cui difendo i valori che in questo momento stanno scemando e che indubbiamente, dall'America in qua, vi è un attacco frontale - non sono il primo a dirlo - al sacro. Voglio andare lontano dal concetto di sessualità, io voglio arrivare al che cosa, all'organizzazione, al perché il sacro è preso di mira".

Sul chi sarebbero queste persone, queste organizzazioni che stanno minando le basi della Chiesa monsignor Tommaso Stenico non si sbilancia. Ma insiste: "La gente ama la chiesa, ama i preti, la gente è buona nei confronti della chiesa, la gente ama il Papa. Credo che siamo a livello di colletti bianchi, et ultra, ma è una questione che mi riserverò di rivelare, quando sarò arrivato alla fine, però certamente è ad alto livello l'attacco e la strategia. Ora però le ho detto troppo".

 
 

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