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  Don Cantini "Spretato" Su Ordine Di Benedetto XVI

Il Repubblica

October 12, 2008

http://www.repubblica.it/2008/10/sezioni/cronaca/don-cantini/don-cantini/don-cantini.html

Una prima "sentenza" nel 2005 fu considerata troppo debole e inefficiente

La richiesta dei fedeli di un supplemento d'indagine e dell'intervento diretto del Pontefice

ROMA - Il Papa, su proposta della Congregazione per la dottrina della fede, ha ridotto allo stato laicale don Lelio Cantini, il sacerdote di 85 anni ritenuto responsabile di abusi sessuali e psicologici negli anni 1973-1987 nella sua parrocchia fiorentina della Regina della Pace. Quattordici anni di abusi sessuali e ricatti e pressioni psicologiche che hanno trovato la forza di emergere solo nel 2004 quando le denunce delle stesse vittime hanno finalmente trovato ascolto.

"Abuso plurimo e aggravato nei confronti di minori, delitto di sollecitazione a rapporti sessuali compiuto nei confronti di piu persone in occasione della Confessione, dell'abuso nell'esercizio della potesta ecclesiastica nella formazione delle coscienze": e questa la conclusione dell'istruttoria supplementare resa nota con una 'Notificazione' diffusa in serata alla stampa dal cardinale Ennio Antonelli, amministratore apostolico della diocesi di Firenze che il 26 ottobre passera la guida della Curia al nuovo arcivescovo monsignor Giuseppe Betori.

Don Cantini

La sentenza pone la parola fine ad una vicenda che ha molto scosso la chiesa fiorentina e che e esplosa nell'aprile 2007, dopo che alcuni parrocchiani denunciarono di essere stati vittime di questi abusi tanto che la procura di Firenze apri un'inchiesta.

Quella su cui oggi il Pontefice ha deciso e l'istruttoria bis condotta dalla Curia a carico del prete. "Sono emersi ulteriori riscontri destinati a dare nuove ripercussioni al caso" disse a settembre monsignor Charles Scicluna, promotore di giustizia della Congregazione per la dottrina della fede, il "pubblico ministero" che per conto della Santa Sede ha vagliato per mesi il voluminoso fascicolo con le risultanze del supplemento di indagine imposto da Roma alla Curia fiorentina dopo le insistenze delle vittime, e affidata al padre carmelitano Francesco Romano.

Nel 2005 infatti l'allora cardinale Piovanelli aveva chiuso la vicenda con un semplice processo canonico amministrativo, al termine del quale, pur riconoscendo don Cantini colpevole di "delittuosi abusi sessuali, falso misticismo e dominio delle coscienze", aveva condannato l'anziano prete a pene minime, come il divieto di celebrare messa in pubblico per cinque anni e l'obbligo di recitare litanie alla Madonna. Una condanna leggera, che non teneva conto, ad esempio, del perverso meccanismo psicologico con cui don Cantini costringeva le sue vittime a commettere peccato. La parte piu dolorosa della storia.

Di fronte alla cautela di Antonelli le vittime, che avevano gia scritto piu volte alla Santa Sede, si sono rivolte di nuovo alla Congregazione per la dottrina della fede chiedendo un supplemento di indagine. Nel riserbo piu assoluto, padre Romano ha riascoltato le loro voci, ma anche per la prima volta quelle dei tanti che in qualche modo sono stati a conoscenza delle vicende della Regina della pace. E alla fine, il voluminoso dossier con i risultati e stato consegnato all'arcivescovo. Fino alla decisione del Pontefice.

Nella vicenda e stato chiamato in causa dalle vittime anche il vescovo ausiliare Claudio Maniago (proveniente e formatosi nella parrocchia della Regina della Pace) che e stato criticato da alcuni di loro per avere sottostimato il caso. Don Cantini dal dicembre scorso e ricoverato per motivi di salute al Convitto ecclesiastico a Firenze.

[translation]

The Florentine parish priest, now 85-years-old, has been held responsible for sexual abuses against his young parishioners in the years between 1973 and 1987.

The Rev. Cantini “defrocked” by order of Benedict XVI.

A first “sentence” in 2005 was considered too weak and ineffective. The faithful requested a supplementary investigation and the direct intervention of the Pontiff.

ROME – The Pope, after a proposal of the Congregation for the Doctrine and Faith, has reduced to the lay state the Rev. Lelio Cantini, the 85-year-old priest considered responsible for sexual and psychological abuses in the years 1973-1987 in his “Regina della Pace” Florentine parish. He was accused of 14 years of sexual abuse and blackmail and psychological pressure, which emerged only in 2004 when the denunciations of the same victims finally found attention.

The sentence puts an end to a vicissitude which has shocked the Florentine church and which exploded in April 2007 after some parishioners denounced their having been the victims of those abuses and provoked an investigation by the Florence Prosecutor’s Office.

The investigation at the basis of the Pontiff’s decision is the second one the curia had made against the priest. “There emerged additional confirmations which added up new repercussions to the case,” according to Monsignor Charles Scicluna, promoter of justice at the Congregation for Doctrine and Faith, who spoke last September. He is the Holy See’s “Public Prosecutor” who valued the voluminous dossier containing the findings of the supplementary investigation imposed by Rome to the Florentine curia after insistences made by the victims and who was conducted by the Carmelite Father Francesco Romano.

In 2005, in fact, then Cardinal Antonelli had ended the investigation following a simple administrative canonical process, at the end of which, even if he acknowledged the Rev. Cantini was guilty of “criminal sexual abuses, false mysticism and domain of consciences”, condemned the old priest to a minimum penalty which was the prohibition to celebrate mass in public and the obligation to recite litanies to the Virgin Mary. A light penalty, which didn’t keep into consideration, for example, the perverse psychological mechanism the Rev. Cantini used to force his victims to commit those crimes. That was the most painful part of the story.

Faced by Cardinal Antonelli’s caution, the victims, who had already sent letters to the Holy See, again asked the Congregation for the Doctrine and Faith for an additional investigation. Using the maximum discretion Father Romano listened to their voices again and also for the first time the many people who knew what had happened in the parish of “Regina della Pace”. In the end, the voluminous dossier containing the findings of the investigation was delivered to the bishop. That brought to the decision of the Pontiff.

For that story the victims accused the auxiliary bishop Claudio Maniago (who was educated in that same parish “Regina della Pace”) of having undervalued the case. Since last December the Rev. Cantini has taken shelter for health reasons in the Florence’s ecclesiastical boarding school.

 
 

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