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  Parroco Arrestato Grazie Alle Intercettazioni

IL Sole
May 15, 2011

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-05-15/parroco-arrestato-grazie-intercettazioni-164331.shtml?uuid=Aa9N5RXD

Torna il ruolo chiave delle intercettazioni. Il parroco di Genova arrestato venerdì dai carabinieri del Nucleo anti sofisticazioni di Milano è stato scoperto grazie alle conversazioni telefoniche registrate dai Nas. Le accuse sono pedofilia e cessione di sostanze stupefacenti.

I fatti Don Riccardo Seppia, parroco della chiesa di Santo Spirito nel quartiere di Sestri Ponente a Genova, era andato nel capoluogo lombardo, dove frequentava saune e palestre finite sotto l'occhio degli inquirenti, per rifornirsi di cocaina.

Grazie alle telefonate intercettate nel corso di un'indagine sugli anabulizzanti, sarebbe emerso il rapporto morboso che il sacerdote aveva instaurato con un chierichetto di 15 anni e l'abitudine del parroco di offrire cocaina in cambio di favori sessuali.

Le intercettazioni La scelta di eseguire l'arresto venerdì è stata presa a seguito dell'intercettazione di un sms in cui l'uomo si dava appuntamento con la sua giovane vittima. La richiesta è stata fatta dal gip di Genova Annalisa Giacalone per impedire la «reiterazione del reato.

Il contenuto delle registrazioni è stato definito "esplicito", "sconcio" e "irripetibile" da chi lo ha sentito. Nei giorni scorsi alcuni genitori di figli minorenni che abitano nei paraggi della parrocchia, sono stati invitati dai carabinieri ad ascoltare brani intercettati di conversazioni di don Riccardo, nel tentativo di identificare voci e ricostruire eventi.

Intanto l'inchiesta si allarga, ci sono altre tre persone indagate; si tratterebbe di conoscenti del parroco che abitano nella stessa zona.

Il carcere Don Seppia, 51 anni, si trova ora nel carcere Marassi, in un'area protetta della casa circondariale destinata ai detenuti che hanno commesso reati con il coinvolgimento di minorenni. L'uomo è accusato di aver abusato per sei mesi di un chierichetto di 15 anni e di aver regalato cocaina in cambio di sesso ad altri quattro ragazzi della zona, appena maggiorenni.

Domani mattina il prete incontrerà il suo legale, Paolo Bonanni, e alle 11.30 è fissato l'interrogatorio davanti al gip Giacalone.

Le reazioni I parrocchiani si dividono tra colpevolisti e innocentisti. Tra i primi ci sono una maggioranza le donne anziane che si rifiutano di credere nelle accuse e affermano che Don Riccardo è un angelo, una bravissima persona. I colpevolisti, invece, si contano soprattutto tra i giovani, molti dei quali si sono spostati in un'altra chiesa perché «don Riccardo non piaceva come prete, lo sapevano tutti quello che combinava>>.

Immediata la reazione dell'arcivescovo di Genova e presidente della Cei cardinale Angelo Bagnasco, che appresa la notizia dell'arresto si è subito recato nella chiesa di Santo Spirito esprimendo: "Sgomento, vergogna e totale disapprovazione, se le accuse dovessero dimostrarsi vere".

La curia genovese, intanto, ha sospeso Don Riccardo da ogni ministero pastorale e da ogni atto sacramentale,e gli ha revocato la facoltà di ascoltare le confessioni sacramentali.

Dal Vaticano A seguito dei vari scandali che in questi anni hanno visto il coinvolgimento di preti cattolici , il Vaticano ha deciso di alzare un velo sul segreto ipontificio. Un documento atteso per domani e diretto a tutte le Conferenze episcopali prevede che vescovi avranno l'obbligo di collaborare con le autorità civili e denunciare alla magistratura i casi di pedofilia che coinvolgono sacerdoti. Si tratta di un cambio di passo importante. Fino ad ora, infatti, le indagine interne al Vaticano su casi di pedofilia erano soggetti al segreto pontificio che è da intendersi alla stregua del «segreto istruttorio, anche a tutela di chi subisce il processo». Allo stato attuale nel diritto non c'è un obbligo a presentare denuncia alle autorità civili. Il documento di domani, che avrà forza di legge, dovrebbe cambiare le cose.

Il testo di domani non arriva inaspettato. Era stato, infatti, annunciato a luglio, quando venne emanato un aggiornamento delle norme canoniche sui 'gravioribus delictibus', tra cui ricade la pedofilia. Già lì erano contenute importanti novità. In particolare, un'estensione a 20 anni della prescrizione per gli abusi su minori, con il termine che inizia a decorrere dal giorno in cui il minore compie 18 anni e l'estensione della qualifica di "delitto" anche agli abusi contro chi abbia «un uso imperfetto della ragione» e all'acquisizione, detenzione e divulgazione di materiale pornografico.

 
 

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