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  Bagnasco in Parrocchia " Sgomento E Vergogna"

By Alessandra Pieracci
LA Stampa
May 15, 2011

http://www3.lastampa.it/cronache/sezioni/articolo/lstp/402251/

Il cardinale Bagnasco all\'uscita dalla parrochhia dello Spirito Santo dopo la messa

Come da un fulmine a ciel sereno, siamo stati colpiti da quanto è accaduto ieri e che vede al centro don Riccardo. Oggi non è solo questa comunità a essere ferita, ma l'intera Chiesa di Genova. Mentre rinnoviamo la piena fiducia nella giustizia e nel suo compito di appurare la verità certa delle cose, sono venuto, cari amici, a condividere lo sgomento e il dolore del cuore, insieme alla vergogna e alla totale disapprovazione se le gravi accuse risultassero confermate. Così pure vengo per esprimere la completa vicinanza a quanti, eventualmente, fossero stati colpiti e offesi da comportamenti indegni, perseguibili e ingiustificabili per chiunque, ma tanto più per un sacerdote».

Con parole chiare e dure il cardinale Angelo Bagnasco arcivescovo di Genova ma anche presidente della Cei si è rivolto ai fedeli della parrocchia dello Spirito Santo, nel popoloso quartiere di Sestri Ponente. È arrivato a sorpresa, cancellando gli impegni in agenda di un convegno sull'educazione presso il collegio dei Padri Emiliani di Nervi e della Cresima di un gruppo di bimbi nella chiesa di San Siro. Ha voluto celebrare la funzione prefestiva nella chiesa rimasta senza parroco per poter annunciare lui stesso, prima ancora del tam tam di quartiere e dei media, i gravi fatti accaduti e i provvedimenti presi.

È stato un comportamento inconsueto, una svolta importante, confermata dalla presenza, accanto al cardinale, del capo ufficio stampa della Cei, monsignor Pompili. Prima della funzione delle 18, che ha visto la moderna e semplice chiesa di cemento gremita quando si è sparsa la voce della presenza dell'arcivescovo, è stato letto dal pulpito un comunicato: «Avendo appreso, tramite formale comunicazione dell'autorità competente, la notizia delle indagini a carico del sacerdote Riccardo Seppia, di questa arcidiocesi, che hanno condotto alla sua custodia cautelare, il cardinale arcivescovo esprime sconcerto e dolore per la gravità dell'accaduto. Le ipotesi di reato contestate, che andranno opportunamente verificate dalla competente autorità giudiziaria, attengono comportamenti immorali su un minore e cessione di sostanze stupefacenti. L'arcivescovo manifesta inoltre, piena fiducia nell'operato della magistratura, fraterna vicinanza alle eventuali vittime e ai familiari, rinnovata solidarietà alla comunità cristiana così dolorosamente provata». «In conformità alla disciplina canonica e in particolare alle Linee guida della Congregazione per la dottrina della fede, si dispone, nei confronti del sacerdote, la sospensione da ogni ministero pastolare e da ogni atto sacramentale, nonché la revoca immediata della facoltà di ascoltare le confessioni sacramentali».

«La Santa Messa di questa sera è per voi, per le vostre intenzioni, per le vostre famiglie - ha detto ancora il cardinale durante l'omelia - per quanti fossero stati coinvolti dolorosamente, perché la tristezza dello scandalo sia presto sanata e la comunità cristiana dello Spirito Santo riprenda il suo cammino con fede e serenità per tutti, piccoli e grandi».

Molti piangono tra i banchi ed è a loro in particolare che sembra rivolgersi il presidente della Cei. «Il provvedimento canonico preso a carico di don Riccardo è necessario, seppure in modo cautelativo, in attesa dell'accertamento delle cose; ma anche ha lo scopo di favorire comunque la revisione e la preghiera al fine di una profonda conversione del cuore e della vita - conclude - Preghiamo per i nostri sacerdoti che si dedicano ogni giorno, con generoso impegno al bene delle anime e delle nostre comunità».

 
 

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