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  Quei Festini Dei Preti Così Segreti E Affollati

By Angela Geraci
The City
May 30, 2011

http://city.corriere.it/2011/05/30/interviste.shtml


Carmelo AbbateAutore di "Sex and the Vatican - Viaggio segreto nel regno dei casti" (Piemme).Un'inchiesta choc sulla intesa vita sessuale dei preti.Di cui in Italia non si parla.

Partiamo dall'inizio: come è nata l'idea di indagare su questo argomento?

Per caso. L'estate scorsa mi chiama un mio amico gay di Roma e tra una cosa e l'altra mi dice che in una sauna ha avuto un'avventura con un ragazzo: un prete. L'ha proprio ammesso: "Che male c'è? Siamo tanti, forse hai un'idea arcaica dei preti". Poi l'ha invitato a una festa: "Ci saranno altri come me".

A quella festa lei è andato fingendosi gay. Ed è iniziata l'inchiesta sul campo.

Sì. A dir la verità il prete gay non mi pareva una novità, ma mi colpiva il fatto che vivesse così alla luce del sole, nelle saune, organizzando festini... Mi sono detto: fammi andare a vedere se è vero. E non solo era vero ma era un fenomeno più grande di quello che pensassi. Ho scritto subito un lungo articolo per il mio giornale, Panorama.

E il Vaticano come ha reagito?

La reazione ufficiale è stata: "Sono solo tre mele marce: il resto della Chiesa è pulito". Non potevano confutare ciò che dicevo: avevo prove solide (una telecamera nascosta). Ho voluto vedere se davvero fossero solo "tre mele" e per 7 mesi ho lavorato intensamente al libro: erano ben più di tre.

Nel suo libro raccoglie testimonianze da tutto il mondo in effetti, dall'Italia alla Polonia, dalla Francia all'Africa, al Brasile.

L'ho fatto con l'aiuto di collaboratori e colleghi bravissimi, ci tengo a dirlo. Senta un po' di dati. Non sono dati Istat o della Bce ma rendono l'idea. Negli Usa, dice l'autorevole Richard Sipe, almeno il 25% dei preti ha una compagna, un altro 30% è gay e un altro 25-30% ha avuto un rapporto occasionale.

Ma è l'85%!

E posso continuare: in Germania un prete su tre ha una partner segreta (lo dice il teologo Eugen Drewermann); in Svizzera c'è un'associazione per le donne che hanno relazioni con preti: sono 500 e ci sarebbero almeno 100 bimbi nati da queste storie.

La doppia vita di cui parla in "Sex and the Vatican" riguarda infatti preti gay, preti con compagne, figli nati da queste unioni. E poi ci sono anche le suore.

Suore lesbiche, costrette ad abortire, violentate. Come la religiosa indiana che mi ha raccontato del prete brasiliano che obbligava lei e le altre a rapporti con lui, rapporti saffici, multipli. L'hanno denunciato e sono state trasferite.

La soluzione della Chiesa sembra sempre essere il trasferimento. Succede pure con i preti pedofili. A proposito, perché lei non ne parla?

Per scelta. Secondo me la pedofilia è la punta dell'iceberg - aberrante, atroce e orribile - di un fenomeno più grande e importante.

Cioè?

L'approccio alla sessualità da parte della Chiesa cattolica è talmente folle, fuori dal tempo e mortificante che alla fine spinge le persone che ne fanno parte verso comportamenti sessuali estremi. Vede, anche don Seppia (il prete pedofilo di Genova arrestato, ndr) era ossessionato dal sesso. C'è una bella differenza, e va fatta, fra chi violenta i bimbi e chi fa festini gay. Ma alla base c'è lo stesso malessere di fondo: il voto di castità e il celibato non funzionano. La Chiesa lo sa bene ma non fa nulla. E la sessualità è il terreno su cui rischia di giocarsi definitivamente la sua credibilità.

Lei è cattolico?

Sì. E proprio da buon cattolico sogno una Chiesa serena, trasparente, aperta a tutti, a ogni forma d'amore e in cui chi ne fa parte trovi conforto e non catene. Spesso i preti con una vita sessuale segreta sono eccellenti preti ma vivere di segreti e bugie è pesante. Cadono nell'alcol e nella depressione. Sono soli. Qui non stiamo parlando di quattro preti sporcaccioni ma della vita di tantissimi uomini e donne.

Va ancora a messa?

Mi sforzo di andarci. Ma detesto la doppia morale della Chiesa: gay e lesbiche sono intrinsecamente malvagi in generale ma vanno bene se sono dentro la Chiesa purché non facciano scoppiare scandali.

Manderebbe i suoi figli in una scuola cattolica?

Mai, se ne avessi.

Il suo libro sta avendo grande successo in Francia, è uscito in Belgio, Svizzera e ora Canada. In Italia è in libreria da un mese ma non ne parla quasi nessuno. Anche il Guardian ha denunciato questo muro di silenzio.

All'agenzia France Press il Vaticano e la Cei hanno detto: "Non bisogna parlare di questo libro, non bisogna fare pubblicità". Questo silenzio in Italia colpisce molto: City è il primo quotidiano che mi intervista.

Qual è stato il momento più difficile della sua inchiesta?

Nei festini romani mi sono trovato in situazioni che per un eterosessuale come me erano quantomeno imbarazzanti. Mi ha aiutato la determinazione di andare avanti col mio lavoro.

Contact: angela.geraci@rcs.it

 
 

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