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Corvi E Veleni in Curia

By Giacomo Galeazzi
La Stampa
February 11, 2012

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/giornalisti/grubrica.asp?ID_blog=242&ID_articolo=5442&ID_sezione=524

Romeo era gia finito nella bufera quando decise di indire una consultazione epistolare tra i vescovi italiani per sapere chi avrebbero gradito come successore di Ruini al vertice della Cei. «Considerata la lontananza con gli attuali vertici diplomatici, difficile che detenga chissa quali segreti», osservano in Curia.



Un presunto complotto contro Benedetto XVI, la possibilita di un suo decesso «entro 12 mesi» e l'ascesa al Soglio di Pietro del cardinale di Milano, Angelo Scola. «Farneticazioni che non vanno prese sul serio», taglia corto il portavoce vaticano, padre Federico Lombardi in risposta al documento in lingua tedesca consegnato dal cardinale colombiano di Curia, Dario Castrillon Hoyos alla segreteria di Stato e al segretario del Papa don Georg Gaenswein all'inizio di gennaio (datato 30 dicembre 2011) e pubblicato ieri dal «Fatto quotidiano». L'appunto lascia intendere che ci potrebbe essere un attentato «delittuoso» alla vita del Pontefice(«avrebbe soltanto altri 12 mesi da vivere»), riporta dichiarazioni «esposte da persona probabilmente informata» e si riferiscono al viaggio di tre giorni compiuto in Cina a novembre dall'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, ex diplomatico vicino al decano del Sacro Collegio, Angelo Sodano. Il cardinale che proprio ieri ha festeggiato i cinque anni sulla cattedra palermitana ammette «un viaggio privato in Cina», ma assicura che quanto gli viene attribuito e «del tutto privo di ogni fondamento e appare tanto fuori dalla realta da non dovere essere preso in alcuna considerazione». Romeo garantisce che «del breve soggiorno, limitato alla sola citta di Pechino, sono stati opportunamente prevenuti, come da prassi, i competenti uffici della Santa Sede». Il documento e condito di illazioni e insinuazioni che colpiscono tre persone: il Papa («Romeo ha aspramente criticato Benedetto XVI perche si occuperebbe prevalentemente della liturgia, trascurando gli affari quotidiani»), il segretario di Stato vaticano, Tarcisio Bertone («Romeo ha riferito che il Pontefice odierebbe letteralmente Bertone e lo sostituirebbe molto volentieri») e l'arcivescovo di Milano («In segreto il Santo Padre si starebbe occupando della sua successione e avrebbe gia scelto Scola come idoneo candidato perche piu vicino alla sua personalita»). Lo scenario dipinto e quello di una «lotta tra bande» nel collegio cardinalizio in vista del conclave. Una lotta che assomiglia piu a una spy-story dalle tinte forti che alla realta. Nessuna iniziativa della procura di Roma perche non vengono prese in considerazione ipotetiche notizie di reato basate su documenti anonimi. Il cardinale Castrillon Hoyos non e nuovo a simili bufere e anche per questo la sua lettera in tedesco su voci relative alla prossima morte di Joseph Ratzinger non e stata presa molto sul serio in Vaticano. Anche se e stata conservata. Sul porporato, ex presidente della commissione «Ecclesia Dei» che cura i rapporti con i lefebvriani, grava ancora l'infausta revoca della scomunica al vescovo negazionista britannico Richard Williamson. Inoltre in una lettera del 2001 Castrillon Hoyos si congratulo con il vescovo francese Pierre Pican che (per non aver denunciato un prete pedofilo) si era fatto tre mesi di carcere: «Mi congratulo con lei di non aver denunciato un prete all'amministrazione civile. Lei ha agito bene e mi felicito di avere un confratello nell'episcopato che, agli occhi della storia e di tutti gli altri vescovi del mondo avra preferito la prigione piuttosto che denunciare il suo figlio-prete».

 

 

 

 

 




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