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«orsi Mi Disse: Alla Moglie Di Grilli Consulenze False DA Finmeccanica»

Corriere Della Sera
September 5, 2012

http://www.corriere.it/cronache/12_settembre_05/orsi-mi-disse-moglie-grilli-finmeccanica-sarzanini_b698b8dc-f71d-11e1-8ddf-edf80f6347cb.shtml

[Esplora il significato del termine: Ettore Gotti Tedeschi, ex numero uno dello Ior] Ettore Gotti Tedeschi, ex numero uno dello Ior

ROMA - Il suo ruolo nello Ior e lo scontro con la segreteria di Stato vaticana sulla normativa antiriciclaggio. Le paure per la propria incolumità. Ma soprattutto i suoi rapporti di amicizia e di affari con l'amministratore delegato di Finmeccanica Giuseppe Orsi che gli confidò di aver affidato «consulenze false» alla moglie di Vittorio Grilli, l'attuale ministro dell'Economia, e di aver così «risolto alcuni problemi» della signora. Sono le clamorose rivelazioni contenute nei verbali del banchiere Ettore Gotti Tedeschi che confermano l'ampia collaborazione dell'ex presidente dell'Istituto opere religiose con i magistrati di Roma e Napoli. E svelano quali siano i nuovi filoni d'inchiesta aperti dopo le sue dichiarazioni.Il 5 giugno scorso il banchiere ha subito una perquisizione ordinata dai magistrati napoletani Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock che indagavano proprio sulla natura del legame con il manager al vertice di Finmeccanica. E ha deciso di rispondere alle loro domande. Un atteggiamento di totale apertura confermato di fronte agli inquirenti della Capitale - il procuratore Giuseppe Pignatone e l'aggiunto Nello Rossi - titolari del fascicolo sui conti aperti presso la banca della Santa Sede. Nella cassaforte del suo ufficio di Milano i carabinieri del Nucleo operativo ecologico hanno rintracciato un memoriale che Gotti aveva preparato per due amici, ma che aveva come destinatario privilegiato papa Benedetto XVI attraverso il suo segretario monsignor Georg Gänswein. Si tratta di una sorta di testamento affidato alla segretaria e nell'intestazione è scritto: «In caso di mio incidente di qualsiasi tipo, in qualsiasi circostanza o momento, lei è autorizzata a dare i documenti di seguito elencati alle seguenti persone...».

I debiti di Finmeccanica
L'interrogatorio comincia dagli incarichi ricoperti e Gotti precisa: «Da circa vent'anni sono rappresentante in Italia della banca Santander e sono presidente della banca di credito al consumo della Santander, che ha sede a Torino. Sono stato presidente dello Ior da settembre 2009 al maggio 2012. Inoltre sono titolare di altri incarichi, ma senza deleghe operative. Neppure allo Ior avevo deleghe operative». Poi parla dei suoi rapporti con Orsi, che è indagato nell'ambito dell'inchiesta napoletana per corruzione internazionale e illecito finanziamento: «Lo conosco da tanti anni, è stato presidente della AgustaWestland e peraltro è anche lui piacentino. Intorno al 1998-1999 sempre come rappresentante di Santander fui incaricato dalla società "Elettronica" (partecipata da Finmeccanica al 30 per cento) di svolgere un'attività di valutazione e di studio sulla eventuale espansione di tale società sul mercato europeo. Come Santander ho organizzato incontri tra esponenti operativi di Finmeccanica e società del Gruppo Finmeccanica. Ci sono stati finanziamenti Santander a Finmeccanica. Non mi risultano rapporti tra Finmeccanica e lo Ior».

I magistrati chiedono ulteriori chiarimenti, Gotti spiega di doversi consultare con i suoi collaboratori. E nel successivo interrogatorio del 20 giugno, dopo aver consegnato un appunto «sui rapporti finanziari intercorsi tra banca Santander e il gruppo Finmeccanica», afferma: «Nessuna operazione Santander ha fatto con Finmeccanica per l'India, ha invece partecipato all'operazione di Finmeccanica a Panama. L'esposizione attuale del gruppo Finmeccanica nei confronti di Santander è di 552 milioni di euro».

La guerra in Vaticano e i «conti laici»
In una intercettazione telefonica Gotti affermava: «Se raccontassi le ragioni del defenestramento dallo Ior, alcuni giudici salterebbero dalla sedia». Di fronte ai magistrati lo conferma e poi aggiunge: «Non ho mai avuto accesso alla lista dei "clienti laici" dello Ior. Conosco l'esistenza di "conti laici" dello Ior che sono quelli di non religiosi (dipendenti ed ex dipendenti del Vaticano). Negli ultimi anni sono state applicate procedure rigorose e i casi si sono ridotti».

I magistrati gli chiedono conto del memoriale trovato nella cassaforte e lui afferma: «Preciso che la lettera è stata scritta in un momento particolare di tensione che vivo tuttora. Non ho certezze in ordine ai pericoli che pavento nella stessa, ma percezioni che unite alla forte emotività mi hanno indotto a scrivere il memoriale. Voglio precisare che il momento di tensione era collegato anche al cambiamento della legge antiriciclaggio da me fortemente voluta. Mi si chiede quale organismo Vaticano stava provvedendo a mutare tale legge e io rispondo che stava mutando in segreteria di Stato vaticana perché lo ritenevano opportuno e migliorativo». Uno scontro che avrebbe portato appunto al suo licenziamento come il banchiere ha precisato allegando al memoriale «la lista dei miei nemici» e nella quale ha inserito il direttore generale Paolo Cipriani e il manager Marco Simeon.

I finti contratti alla moglie del ministro
A Gotti viene mostrata la trascrizione di una conversazione intercettata il 23 maggio scorso mentre il banchiere è a cena in un ristorante a Roma con Orsi. I due parlano del ministro dell'Economia Vittorio Grilli e ai magistrati che chiedono chiarimenti Gotti spiega: «Prendo atto del tenore della conversazione, neppure ricordavo la vicenda inerente alla moglie di Grilli. In ogni caso è Orsi che parla e mi racconta della moglie di Grilli di cui non sapevo nulla. Ora che ho letto la trascrizione mi ricordo e confermo che Orsi mi disse di aver risolto e messo a posto alcuni problemi che aveva la moglie di Grilli (probabilmente riferendosi alla ex consorte, ndr ) attraverso l'affidamento, da parte di Finmeccanica, di "consulenze false"». Su questo dovranno essere adesso svolti ulteriori accertamenti per scoprire a che titolo siano stati firmati questi contratti fittizi e soprattutto a quanto ammonti l'entità di queste consulenze.

Durante il lungo colloquio captato al ristorante, Gotti e Orsi parlano anche di Ignazio Moncada, l'amministratore delegato di «Fata srl», società controllata da Finmeccanica e il banchiere rassicura l'amico dicendogli che, nonostante il suo coinvolgimento nelle inchieste giudiziarie, «il sistema ti proteggerà», spiegando di averlo saputo proprio da Moncada. Dichiara Gotti a verbale: «Con me Moncada è sempre stato molto gentile e la sua caratteristica è quella di essere informato su tutto. Quando nella conversazione lo definisco "un burattinaio" intendo dire che si tratta di un uomo influente in quanto molto ben informato». Al termine dell'interrogatorio i magistrati chiedono a Gotti se sia massone. Lui nega, precisa invece di far parte dell'Opus Dei.




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