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Prete Pedofilo a Savona, Ratzinger Fu Informato

Il Seccolo XIX
March 4, 2013

http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2013/03/04/APiwbBuE-ratzinger_pedofilo_informato.shtml

[with video]

Savona - Anche Joseph Ratzinger, ora papa emerito, all’epoca prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede , era a conoscenza dei casi di pedofilia che si sono verificati all’interno della Diocesi savonese. Ma, come del resto i vertici della curia locale, non ha denunciato alla magistratura i fatti.

A dimostrarlo in modo inconfutabile sono i documenti di cui la redazione de Il Secolo XIX e venuta in possesso, sequestrati dalla Procura della Repubblica di Savona circa un anno fa, nel febbraio 2012, prelevati dalla cassaforte della Curia savonese, nell’ambito dell’indagine sui casi di pedofilia avvenuti nella diocesi ligure. Documenti che dimostrano come il papa emerito Benedetto XVI, due anni prima dell’elezione a pontefice, nel 2003, fosse stato informato dei casi savonesi, proprio quando era appunto Prefetto della Congregazione per la dottrina della Chiesa, l’organo deputato a vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica. Una vicenda che acquista un peso significativo nella storia di Ratzinger e in cui compaiono altri personaggi illustri, tra cui il cardinale Domenico Calcagno, al tempo vescovo della diocesi savonese, che sara membro dell’imminente conclave.

Una drammatica pagina della Chiesa cattolica che e stata ricostruita nei dettagli in un servizio di Pablo Trincia andato in onda ieri, in tarda serata, nel programma tv “Le Iene” con il titolo “Abusi nascosti dalla chiesa”, dove, agli interventi delle vittime, sono stati accostati i documenti sequestrati dalla Procura. A partire dalla lettera all’ormai ex Papa, datata 8 settembre 2003, inviata dall’allora vescovo Domenico Calcagno per informare il Prefetto Ratzinger del caso di un sacerdote pedofilo che opera nel savonese, don Nello Giraudo.

Nella lettera monsignor Calcagno chiede «la cortesia di un consiglio circa l’atteggiamento da tenere, intendendo il Sacerdote continuare con un impegno pastorale». E aggiunge: «Per quanto possibile, intendo evitare che abbia comunque responsabilita che lo mettano a contatto di bambini o adolescenti». Una denuncia che colpisce nella pacatezza dei toni chiedendo di allontanare il sacerdote pedofilo da bambini «per quanto possibile». Non solo. Secondo quanto riferito dai testimoni intervistati dalle “Iene”, ma anche rispetto alle dichiarazioni rilasciate un anno fa al Secolo XIX da due sacerdoti savonesi, Don Giovanni Lupino e Don Giampiero Bof, la denuncia a Ratzinger giunge peraltro tardiva, dopo un silenzio di anni che avrebbe coinvolto tre vescovi messi a conoscenza dei fatti: monsignor Giulio Sanguineti, monsignor Dante Lafranconi e, in ultimo, il cardinale Calcagno.

Un silenzio su episodi di una drammaticita enorme che hanno coinvolto don Giraudo, che nel febbraio 2012 ha patteggiato un anno di carcere per abusi sessuali compiuti su un diciassettenne, risalenti al 2005. Ma la maggior parte delle numerose violenze da lui compiute su bambini sono cadute in prescrizione. Vicende denunciate ai vescovi savonesi, per primo, da Francesco Zanardi, vittima negli anni ottanta, all’eta di dieci anni, di don Giraudo, allora sacerdote nella parrocchia di Spotorno. Lo stesso parroco, del resto, non avrebbe mai nascosto ai superiori la sua vita clericale, segnata dalla frequenza di episodi di rapporti con giovani con cui entrava in contatto.

In uno degli ultimi interrogatori prima della condanna lui stesso aveva ammesso ai giudici di avere raccontato le sue problematiche ai superiori. Rivelazioni occultate dai vescovi savonesi. Prima da monsignor Sanguineti, poi da monsignor Lafranconi, oggi vescovo di Cremona, che e stato a sua volta indagato dalla magistratura savonese per non avere impedito al parroco di commettere abusi sessuali su minori e su almeno altre quattro vittime. Come emerso, del resto, dal blitz della polizia, guidata dalla procura savonese, in Curia, nella cassaforte dove erano tenuti i fascicoli piu segreti, tra cui la relazione sull’operato di don Giraudo, poi inviata a Ratzinger.

Lanfranconi, che nel maggio scorso non si era presentato all’udienza di opposizione alla prescrizione del caso Giraudo, e stato “salvato” dall’accusa di concorso in pedofilia grazie alla prescrizione dei reati compiuti da don Giraudo. Anche se le parole della sentenza sono dure: «La sola preoccupazione della Curia era quella di salvaguardare l’immagine della Diocesi piuttosto che la salute psichica e fisica dei minori che erano affidati ai sacerdoti». Concetto che emerge con forte evidenza anche nell’allegato alla lettera che Monsignor Calcagno invia al Prefetto Ratzinger chiedendo consiglio sulle scelte da compiere a proposito di don Nello. Nell’allegato del 2003, firmato dal vicario Don Andrea Giusto, si sottolineava infatti che «nulla e trapelato sui giornali e non ci sono denunce in corso». Don Giraudo, dalla fine degli anni ’80 in poi, e stato ripetutamente spostato da una parrocchia all’altra: da Valleggia a Spotorno, sino a Feglino dove aveva aperto una comunita per bambini disagiati. Ha continuato ad agire indisturbato. Poi sono arrivate le denunce che hanno costretto la chiesa a sollevarlo dal ruolo di sacerdote. Oggi vive tra Carbuta e Savona, dove e possiede due case.

 

 

 

 

 




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