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LA Petizione: " Calcagno Via Dal Conclave"

By Silvia Campese
IL Seccolo Xix
March 5, 2013

http://www.ilsecoloxix.it/p/savona/2013/03/05/APplA3uE-conclave_petizione_calcagno.shtml

Il cardinale Calcagno in una foto recente

Savona - «Chiediamo che il cardinale Domenico Calcagno non partecipi al conclave»: la petizione è stata lanciata online, nella giornata di ieri, dalla Rete L’abuso - noi vittime di preti pedofili coordinata da Francesco Zanardi, grande accusatore dell’omertà nei confronti della pedofilia della diocesi savonese, dove Monsignor Calcagno è stato vescovo sino al 2007.

Nel 2003, in una missiva inviata all’allora prefetto della Congregazione per la dottrina della fede Joseph Ratzinger, Calcagno chiedeva consigli sul comportamento da tenere con Don Nello Giraudo, il sacerdote pedofilo condannato nel 2012 a un anno di carcere patteggiato per l’ultimo dei numerosi abusi, risalente al 2005 e unico tra i numerosi non caduto in prescrizione.

«L’ex vescovo di Savona Domenico Calcagno – si legge nella petizione - non ha denunciato un pedofilo seriale e recidivo noto al Vaticano già dagli anni Ottanta, un caso italiano che non deve essere ignorato. Per questo chiediamo tramite questa petizione che Domenico Calcagno venga escluso dal Conclave». E in meno di 24 ore la petizione è stata firmata da oltre 500 persone che, nella giornata di ieri, hanno costantemente cliccato il sito della Rete.

Ma Zanardi non vuole fermarsi qui. «Grazie al blitz effettuato dalla Procura della Repubblica di Savona nella cassaforte della curia locale – dice Zanardi – è emerso come sia prassi dei vescovi stilare un dossier relativo a ciascun sacerdote della propria diocesi. Per questo ipotizziamo che la stessa tipologia di materiale sia presente negli archivi della diocesi genovese e quindi anche relativamente a don Seppia, i cui casi di violenza non sono prescritti e di cui è ipotizzabile quindi che fosse a conoscenza l’allora vescovo Angelo Bagnasco, oggi presidente della Conferenza episcopale italiana. Sono solo ipotesi, ma su cui intendiamo lavorare nei prossimi giorni».

Mentre si scava alla ricerca delle responsabilità tra chi sapeva ma non denunciò, la Procura di Savona sta lavorando su un altro filone che getterebbe un’ombra sulla gestione economica dei fondi della diocesi savonese. Anche in questo caso l’avvio all’indagine è stato innescato da un esposto di Francesco Zanardi che ipotizzerebbe una serie di frodi fiscali ad opera della Curia quando a Savona era vescovo monsignor Calcagno. Ad oggi non ci sono indagati e la Procura sta accertando la veridicità delle accuse.

«La decisione di procedere con un esposto – spiega Francesco Zanardi – nasce nell’estate 2012 quando mi venne consegnato, con una dichiarazione scritta dall’ex economo della diocesi don Carlo Rebagliati, oggi deceduto, il backup dell’hard disk della diocesi stessa, in suo possesso. Materiale che ho immediatamente consegnato alla polizia giudiziaria che, dopo una quindicina di giorni, mi ha convocato».

Qui il primo interrogatorio che ha valenza di esposto, dove si parla in modo preciso di frodi fiscali. Nello specifico, all’interno del verbale dell’interrogatorio si descriverebbe un sistema utilizzato dalla diocesi, definito dallo stesso ex economo Rebagliati «il gioco delle tre carte».

La medesima diocesi, attraverso il conto dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero, avrebbe ricevuto donazioni da nove fondazioni bancarie. Secondo quanto ipotizza Zanardi, il meccanismo sarebbe stato il seguente: la diocesi avrebbe effettuato svariate richieste di contributi alle fondazioni bancarie, nello specifico, per l’allestimento del Museo diocesano, un progetto rimasto in sospeso da anni. Una volta versati i soldi dalle fondazioni bancarie sotto forma di donazione, la curia avrebbe a sua volta firmato la ricevuta della donazione che, come previsto dallo Stato italiano, sarebbe stata scalata del 19 per cento dalla tassazione. Ma trattandosi di un ente no profit la detrazione sarebbe stata tradotta in un automatico rimborso del medesimo 19 per cento.

Un passaggio di denaro che, da solo, si sarebbe tradotto in un finanziamento vero e proprio. Tutte ipotesi, naturalmente, avvalorate da un cd audio che sempre Zanardi avrebbe consegnato alla Procura savonese e dove sarebbero riportate le descrizioni del meccanismo fraudolento a voce dell’ex economo Don Rebagliati. Scomparso un mese fa e sulla cui morte, particolare inquietante, la procura ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio.




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