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Caso Don Poggi, LA Rete Rilancia LA Petizione Per Chiedere Misure Anti Pedofilia

By Vincenzo Lentini
il Referendum
June 27, 2013

http://ilreferendum.it/2013/06/27/caso-don-poggi-la-rete-rilancia-la-petizione-per-chiedere-misure-anti-pedofilia/

Lo scandalo dei preti pedofili in Vaticano scuote la Chiesa di Papa Francesco, di nuovo. Con questo ultimo caso la rete riporta alla luce una petizione che si puo firmare online e che chiede a Papa Francesco misure concrete anti pedofilia. L’idea e della Rete “L’abuso” a tutela dei bambini, curata da Francesco Zanardi. Qui si puo firmare la petizione che ha fino ad ora ottenuto 6768 sostenitori.

La denuncia di Don Poggi

Rapporti sessuali con minori (e non) spesso di nazionalita rumena avvenivano anche all’interno degli edifici sacri. L’accusa, diretta a ben 9 preti, stavolta e diversa perche arriva dall’interno e, per questo, fa ancora piu male: a parlare, infatti, e don Patrizio Poggi, ex parroco di San Filippo Neri di Roma, sospeso “a divinis” e condannato nel ’99 a otto anni di reclusione, poi ridotti a cinque, per aver abusato sessualmente di cinque ragazzini tra i 14 e i 15 che frequentavano la sua parrocchia. Dopo il rifiuto delle alte sfere ecclesiastiche alla richiesta dell’ex parroco di poter tornare a dire messa, una volta scontata la sua pena, don Poggi lo scorso 8 Marzo presento ai carabinieri una denuncia scottante contenente i nomi dei prelati coinvolti; ma non solo.

La denuncia di don Poggi rivelava anche i meccanismi di un perverso circuito di “reclutamento” dei giovani all’interno del quale avevano un ruolo centrale un ex carabiniere – gia coinvolto in passato in un giro di prostituzione minorile, il gestore di un’agenzia di modelli e il contabile della stessa parrocchia del don. Nel perseguire un obbiettivo comune – l’adescamento dei ragazzi da “consegnare” ai preti-clienti – ciascuno dei tre uomini accusati da don Poggi avevano un ruolo preciso: l’ex carabiniere Giuseppe Buonviso – che secondo il don e coinvolto anche nel “commercio clandestino di ostie consacrate, acquistate da aderenti a sette sataniche” – sceglieva personalmente i giovani nei pressi di alcuni locali gay in zona Termini; in un ambito diverso agivano invece Giancarlo Aleandri, amministratore “in nero” della parrocchia di San Filippo Neri e Marcello Righettini, direttore di una piccola agenzia per giovani testimonial pubblicitari, che attirava i ragazzi in locali, discoteche e saune gay con l’inganno di un falso ingaggio lavorativo.

Secondo le dichiarazioni di don Poggi, i tre si preoccupavano di presentare personalmente i ragazzi, spesso minorenni, ai propri clienti, sacerdoti e alti prelati che non disdegnavano di consumare i rapporti sessuali all’interno delle stesse chiese – nella periferia di Roma Nord – in cui avvenivano gli incontri; del giro di prostituzione, che faceva presa sulla disperazione e sulle difficili condizioni economiche e sociali dei ragazzi, l’ex prete rivela persino le “tariffe” pagate dai sacerdoti, che andavano dai 150 ai 500 euro.

Ad aggiungere ulteriori dettagli sul reclutamento e sulla denuncia di don Poggi e un servizio del Tg di La7 di martedi’ 25 giugno, dove si approfondiscono anche le motivazioni che hanno spinto l’ex parroco redento a rompere il doloroso e vergognoso silenzio su una delle ferite piu profonde che la Chiesa non e ancora riuscita a guarire, assicurando di aver sentito “il dovere di tutelare la Santa Chiesa e la comunita cristiana essendo a conoscenza di gravi fatti che ne minacciano l’integrita e le normative canoniche e penali.”

La denuncia di don Poggi, presentatosi in questura insieme a un comandante di polizia, due vigili e altri due esponenti delle alte gerarchie ecclesiastiche (fra i quali figura monsignor Luca Lorusso, consigliere della Nunziatura in Apostolica in Italia) per dare massima credibilita alla propria voce, scuote dall’interno le mura del Vaticano; fra le polemiche di chi nega il proprio coinvolgimento nella questione – come l’ex carabiniere Buonviso – e di chi parla di «notizie calunniose che sparano nel mucchio in maniera generalizzata» – come Il Cardinale Agostino Vallini, a nome del Vicariato di Roma, si vede aumentare nel frattempo, il numero di testimoni – molti giovani rumeni – che confermano le dichiarazioni di Poggi con particolari sempre piu inquietanti.

La strada di purificazione intrapresa dalla Chiesa di Papa Francesco e solo all’inizio.

 

 

 

 

 




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