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Scarano E LA Sua Missione Nel "Gregge"

Il Mattino
August 15, 2013

http://www.ilmattino.it/salerno/scarano_e_la_sua_missione_nel_gregge/notizie/314425.shtml



Era il 2005 quando monsignor Nunzio Scarano lascio il «gregge» sostenendo la dichiarazione di obbedienza alla Curia di Salerno, che l’allora vescovo Gerardo Pierro, impose a tutti i «pascoliani».

Scarano, che gia allora era in Vaticano, in servizio presso l’Apsa, si dichiaro subito dalla parte del vescovo, pronto a fare da intermediario per ricucire lo strappo con la chiesa salernitana. Il presule, ora in carcere a Regina Coeli con l’accusa di corruzione e indagato a Salerno per riciclaggio, faceva parte di quel gruppo di sacerdoti, di eta compresa tra i 40 e i 50 anni, in un primo momento destinatari della fiducia dell’allora capo della Chiesa salernitana, ritenuti i punti nevralgici del governo curiale.

Portabandiera del «gregge», l’allora responsabile della Caritas diocesana, Franco Fedullo, il quale (invece) non firmo alcuna dichiarazione di obbedienza a Pierro.

L’Opera del gregge del Bambin Gesu, ufficialmente nata come associazione e gruppo di preghiera, ufficiosamente poteva essere paragonata ad una Spa che gestiva, di fatto, una serie di attivita economiche ad essa legate. Anche nel settore immobiliare, quello per il quale proprio monsignor Scarano aveva la passione. In particolare gestiva o finanziava un reticolo di attivita che partono da una ex fabbrica di laterizi a Pagliarone, tra Montecorvino Pugliano e Pagliarone, nei pressi delle lottizzazioni edilizie realizzate da Benito Imposimato poi finito nel blitz camorra e politica di Pugliano. Proprio il costruttore avrebbe venduto buona parte degli alloggi realizzati agli inconsapevoli «pascalini» che aspiravano a vivere tutti insieme, nello stesso parco, per riprodurre una comunita non solo spirituale ma anche fisica.

Quelle stesse case furono poi sequestrate nel corso dell’inchiesta a carico del costruttore. Collegata all’«associazione» anche una cooperativa, la Maris Stella, che chiedeva mutui per la costruzione di case con finalita diverse da quelle statutarie. La coop avrebbe anche dovuto acquistare una cappella a Pagliarone e progettarne l’ampliamento, poi costruire un «conventino» nei pressi dei locali acquistati dall’associazione «Opera del Gregge del Bambino Gesu» per l’accoglienza dei primi cinque membri di quella che sarebbe dovuta essere la comunita del Redentore.

Per l’allora vescovo di Salerno, come scrisse in una lettera indirizzata alla segreteria vaticana, il «gregge» svolgeva «attivita di proselitismo», vedendo nel gruppo caratteristiche di «setta incompatibile con la vita e le esigenze spirituali e pastorali del presbiterio diocesano».

Gli affari salernitani di monsignor Scarano passano dunque anche attraverso l’esperienza del «gregge». E stata proprio la sua citta sempre al centro delle sue attenzioni, anche affaristiche. E anche quella dove ha investito di piu. E c’e chi e convinto che proprio all’interno di questo gruppo monsignor Scarano abbia avuto un ruolo importante.

 

 

 

 

 




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