Tre Indagati Per Omicidio Colposo

Rete L'Abuso
November 20, 2014

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[Three under investigation for manslaughter]


Caso Bonello: c’e un terzo indagato con l’accusa di omicidio colposo. Si tratta dell’ispettore della polizia postale Alberto Bonvicini, che dopo quella di circonvenzione d’incapace ora dovra rispondere anche dell’accusa di omicidio colposo in concorso. Insieme a lui sono indagati per la stessa ipotesi di reato anche due medici, il marito di Luisa Bonello, il dottor Mauro Acquarone, e la dottoressa Noemi Donati (interrogata la scorsa settimana).

A loro il pubblico ministero Giovanni Battista Ferro contesta di non aver impedito che alla dottoressa (trovata senza vita nella sua casa del quartiere Valloria lo scorso 19 ottobre) venisse rinnovato il porto d’armi sportivo: la tesi degli inquirenti e che, essendo a conoscenza delle condizioni psicofisiche di Luisa Bonello, i tre avrebbero dovuto informare le autorita competenti per evitare che la donna continuasse a detenere nella sua abitazione le armi, una delle quali utilizzata per togliersi la vita. Di qui l’accusa di non aver impedito la morte del medico savonese.

Mentre l’inchiesta della Procura sul suicidio prosegue, anche Francesco Zanardi, portavoce della Rete L’Abuso, continua la sua personale «indagine» sulla vicenda: ieri mattina ha depositato al sesto piano di palazzo di giustizia un memoriale di undici pagine e quasi 200 allegati (tra lettere, mail, registrazioni audio e altre carte).

Un documento che scava nei rapporti tra Luisa Bonello e la Curia di Savona (il medico aveva anche consegnato al Papa un dossier sulla pedofilia), sui segreti di cui la donna era a conoscenza, ma che espone anche una serie di informazioni che solleverebbero dubbi sull’ipotesi del suicidio. Secondo l’amico e collaboratore Francesco Zanardi infatti la donna non si sarebbe mai sparata: Anche ammettendo di non dare credito alla tesi dell’omicidio, nel materiale consegnato al pm ci sono tutti gli elementi che supportano la tesi dell’istigazione a compiere il gesto estremo. Ora tocca alla giustizia fare il suo corso».

Intanto, questa sera, la vicenda dovrebbe tornare anche in televisione nel programma di Rai3 «Chi l’ha visto?».

Olivia Stevanin LA STAMPA Savona