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Si aggrava la posizione del sottufficiale

Rete L'Abuso
November 23, 2014

http://retelabuso.org/blog/33057


[A police inspector has been arrested in the death of Luisa Bonello, who was a whistleblower of nefarious activities of priests in a diocese in Northern Italy.]

Savona. E’ finito in carcere con l’accusa di truffa l’ispettore capo della polizia Alberto Bonvicini, già indagato per la morte di Luisa Bonello, la dottoressa savonese che si era suicidata lo scorso 19 settembre nella sua abitazione di via Turati. A richiedere l’arresto è stato il pm Giovanni Battista Ferro che coordina l’inchiesta della squadra mobile della questura di Savona. L’istanza è stata accolta dal gip Fiorenza Giorgi. Lo stesso pm aveva già formulata l’istanza di sospensione dell’ispettore dal servizio.

L’ispettore della polizia postale è accusato di circonvenzione d’incapace e di omicidio colposo nei confronti del medico suicida, ma ora gli viene anche contestato il reato di truffa danni dello Stato. In sostanza Alberto Bonvicini, durante le ore di lavoro, si sarebbe dedicato ad attività personali e non di servizio. Un mese dopo il suicidio, a Bonvicini, tra l’altro, era stata anche sequestrata una Lamborghini Gallardo del valore di 160mila euro che però, aveva fatto sapere tramite il suo legale, che non sarebbe di sua proprietà, ma per la quale avrebbe soltanto pagato alcune rate di leasing. Nell’interrogatorio davanti al pubblico ministero, il poliziotto inoltre, aveva spiegato i suoi legami d’amicizia con la dottoressa dicendo che “era stata il mio medico”.




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