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Molestie sessuali su ragazzini

By Francesca Cuomo
Corriere del Mezzogiorno
May 20, 2015

http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/cronaca/15_maggio_20/molestie-sessuali-ragazzini-brindisi-arrestato-prete-d96ce704-feca-11e4-9301-c6b069d695a4.shtml?cmpid=SF020103COR

Peschiulli




[with video]

[A Brindisi pastor has been charged with molesting boys.]

BRINDISI - È stato arrestato stamattina con l’accusa di violenza sessuale aggravata su persone di età inferiore ai 14 anni e abuso di autorità, don Giampiero Peschiulli ex parroco della chiesa di Santa Lucia di Brindisi. Il sacerdote, scoperto dalla trasmissione televisiva Le iene (e soprannominato «prete pomicione»), fu indagato e oggi il pm Giuseppe De Nozza ha fatto notificare il provvedimento. Il prete era stato sospeso e si era allontanato da Brindisi quando, a pochi giorni dal servizio di Italia 1, erano comparse alcune scritte sul muro della chiesa che lo definivano pedofilo. Nelle ultime settimane, però, don Giampiero era tornato in città nella sua casa di via Sicilia dove adesso è ai domiciliari.

L’ordinanza

Il provvedimento restrittivo è stato richiesto dal pm Giuseppe De Nozza e disposto dal gip Tea Verderosa. Le esigenze cautelari si fondano sul pericolo di reiterazione del reato ipotizzato a suo carico. Nel novembre scorso, dopo il sequestro dei pc del sacerdote, erano apparse scritte minatorie sui muri nei pressi della chiesa in cui per anni Peschiulli aveva prestato la sua opera.

Il ruolo dell’ex vescovo

Dagli atti dell’indagine, intanto, emergono altri particolari. Nel 2002, quando il vescovo di Brindisi era monsignor Rocco Talucci, alcuni genitori si rivolsero con insistenza al prelato per denunciare l’atteggiamento di Peschiulli. Talucci, secondo quanto riferiscono i genitori dei due chierichetti quattordicenni vittime dei presunti abusi, avrebbe «espresso meraviglia sul fatto che i giovani avessero parlato in casa delle molestie ricevute, aveva invitato le vittime degli atti sessuali a non denunciare la vicenda e a non parlarne con altri». Questo il racconto dei familiari raccolto dagli investigatori. Una delle presunte vittime, che oggi ha quasi trent’anni, ha raccontato che quando aveva 10 anni era spesso stato accarezzato in modo morboso sulle gambe e vicino ai genitali. Ma nell’ottobre del 2014, ai microfoni del Tgr della Rai, don Giampiero negò ogni coinvolgimento nella vicenda: «Accuse pesanti? Grazie a Dio non c’è stato nulla», disse il sacerdote.

La telefonata

Ci sono anche delle intercettazioni telefoniche a supporto dell’accusa nei confronti di Peschiulli. In una, in particolare, il parroco parla con una delle presunte vittime che gli spiega che il sabato precedente non aveva potuto recarsi in parrocchia perché doveva studiare: «Ho capito, ho capito, mi hai tradito, ho capito ho capito», ribatte il prete. E poi aggiunge: «Sine (che in brindisino significa «sì», ndr), mi hai, come si dice, aspetta, come si dice la parola, sedotto e tradito». Una delle vittime aveva raccontato tutto a una propria insegnante. Le denunce sono state formulate dopo la messa in onda della trasmissione le Iene.

Monsignor Caliandro

«Sincera partecipazione alla sofferenza di chi ha subito azioni riprovevoli». Lo scrive in una nota l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, monsignor Domenico Caliandro. «Ove accertati fatti del genere - prosegue - la ferita inferta alla dignità umana e cristiana delle vittime è veramente grave, ancor più se proviene da chi avrebbe dovuto custodirle e farle crescere nel bene». E conclude: «Se un sacerdote cade in questi comportamenti tradisce la sua missione. Ciò è motivo di grande tristezza per tutti». Infine, l’invito ai fedeli a intensificare la preghiera e l’impegno affinché «il male non abbia mai l’ultima parola». E l’incoraggiamento rivolto alle «singole comunità cristiane della diocesi, dove tanti sacerdoti, fedeli alle loro promesse, danno la vita ogni giorno per il bene delle anime».




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