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Preti Pedofili, Chi in Italia Non Vuol Vedere

Rete L'Abuso
May 4, 2017

http://retelabuso.org/2017/05/04/preti-pedofili-chi-in-italia-non-vuol-vedere/

[Pedophile priests: Who in Italy does not see them?]

Riflessioni ad ampio raggio di Francesco Troccoli a partire dai due libri di Federico Tulli

La pedofilia e annullamento della realta umana del bambino. L’affermazione dello psichiatra Massimo Fagioli e stata il leitmotif della nuova presentazione romana (lo scorso 28 aprile alla libreria Feltrinelli di viale Libia) dei due volumi di Federico Tulli, editi dall’Asino d’Oro («Chiesa e pedofilia, non lasciate che i pargoli vadano a loro» del 2010 e «Chiesa e pedofilia, il caso italiano» del 2014) organizzata sulla scia della pandemia di episodi di pedofilia e relativa copertura di preti pedofili da parte della Chiesa cattolica, non ultimo il caso di Carlos Buela, accusato di pedofilia nel suo Paese, l’Argentina, e oggi comodamente ospitato in totale impunita presso la parrocchia di San Teodoro, a Genova, nella diocesi del cardinal Bagnasco. Il tutto in un clima che vede il nuovo pontefice oggetto di reiterati proclami di marketing all’insegna del (questo si, abusato) motto per azioni di “tolleranza zero” che – stando alla testimonianza dei diretti interessati (le vittime) – restano puntualmente privi di riscontro.

Alla presentazione, oltre all’autore (il giornalista e scrittore Federico Tulli) e al sottoscritto, rappresentante del circolo romano UAAR cioe Unione Atei Agnostici Razionalisti che ha ospitato l’evento, ha preso parte anche Francesco Zanardi, vittima molti anni fa di un prete pedofilo a Savona e oggi portavoce di Rete L’Abuso, onlus dedita a lottare contro le manifestazioni e le omertose coperture di questo esecrabile fenomeno patologico da parte della comunita clericale globale.

A Zanardi e alla sua caparbieta, oltre alla generosa testimonianza rilasciata anche in quest’occasione, si devono numerose “vittorie” della magistratura italiana, come nel caso del «prete in Mercedes» Mauro Inzoli, o campagne di sensibilizzazione dei massmedia italiani, troppo spesso reticenti, verso vicende come quelle degli stupri ai danni degli assistiti sordomuti dell’Istituto Provolo di Verona e della sua filiale argentina.

Violenze incredibili, che meritano molta piu attenzione per l’inaudita efferatezza ma anche per la frequentissima impunita di cui godono i carnefici, veri «assassini psichici seriali» secondo lo psichiatra Andrea Masini, un altro, insieme a Fagioli, dei tanti esperti consultati nei libri di Tulli. Tutto cio, mentre sugli scaffali delle librerie (poche, auspichiamo) irrompe l’inverosimile storia di suicidio di un bambino non “corrisposto” nei fatti da un prete dichiaratamente pedofilo – questi i protagonisti delnuovo romanzo di Walter Siti – in un panorama culturale che si ostina a reiterare una gravissima e colpevole attribuzione di sessualita al bambino, da Foucault a Cohn-Bendict a Vattimo; questione affrontata dallo stesso Tulli, oltre che nei due volumi, anche nell’articolo «Il caso Siti: se la realta umana del bambino non esiste» sul numero del settimanale Left attualmente in edicola. Buona e indispensabile visione.

 

 

 

 

 




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