ITALIA
Il Seccolo XIX
[con video]
Savona – Anche Joseph Ratzinger, ora papa emerito, all’epoca prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede , era a conoscenza dei casi di pedofilia che si sono verificati all’interno della Diocesi savonese. Ma, come del resto i vertici della curia locale, non ha denunciato alla magistratura i fatti.
A dimostrarlo in modo inconfutabile sono i documenti di cui la redazione de Il Secolo XIX è venuta in possesso, sequestrati dalla Procura della Repubblica di Savona circa un anno fa, nel febbraio 2012, prelevati dalla cassaforte della Curia savonese, nell’ambito dell’indagine sui casi di pedofilia avvenuti nella diocesi ligure. Documenti che dimostrano come il papa emerito Benedetto XVI, due anni prima dell’elezione a pontefice, nel 2003, fosse stato informato dei casi savonesi, proprio quando era appunto Prefetto della Congregazione per la dottrina della Chiesa, l’organo deputato a vigilare sulla correttezza della dottrina cattolica. Una vicenda che acquista un peso significativo nella storia di Ratzinger e in cui compaiono altri personaggi illustri, tra cui il cardinale Domenico Calcagno, al tempo vescovo della diocesi savonese, che sarà membro dell’imminente conclave.
Una drammatica pagina della Chiesa cattolica che è stata ricostruita nei dettagli in un servizio di Pablo Trincia andato in onda ieri, in tarda serata, nel programma tv “Le Iene” con il titolo “Abusi nascosti dalla chiesa”, dove, agli interventi delle vittime, sono stati accostati i documenti sequestrati dalla Procura. A partire dalla lettera all’ormai ex Papa, datata 8 settembre 2003, inviata dall’allora vescovo Domenico Calcagno per informare il Prefetto Ratzinger del caso di un sacerdote pedofilo che opera nel savonese, don Nello Giraudo.
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