ITALIA
La Provincia
[They called him the Mercedes priest. He always had a cigar in his mouth, drove cars and ate in upscale restaurants and was frequently a political “weight”, and a strong man of Communion and Liberation. Father Mauro Inzoli has already been punished by the pope for a bad history of child abuse and now Don Mercedes is being investigated by secular authorities.]
CREMA – Lo chiamavano «il prete in Mercedes». Sigaro sempre in bocca, auto e ristoranti di lusso, frequentazioni politiche ‘di peso’, uomo forte di Comunione e Liberazione, don Mauro Inzoli. Già punito dal Papa per una brutta storia di abusi su minori, ora anche la procura indaga su «don Mercedes».
Il procuratore, Roberto di Martino, ha aperto un fascicolo e per sapere che cosa abbia accertato l’autorità ecclesiastica, ha chiamato in causa la Santa Sede. Lo ha fatto con una richiesta di rogatoria al Vaticano attraverso il ministero della Giustizia.
L’indagine su don Inzoli, 64 anni, per 15 presidente della Fondazione banco alimentare, onlus assistenziale fondata da don Giussani, qualcuno dice anche confessore di Roberto Formigoni, nasce dall’esposto presentato il 30 giugno scorso in procura da Franco Bordo, deputato di Sel. Un documento di ventotto righe, più tre allegati, con la richiesta finale di accertare se gli elementi emersi «siano meritevoli di approfondimenti investigativi e, qualora dall’esito degli stessi, dovessero emergere ipotesi di reato, che sia esercitata l’azione penale nei confronti di chiunque li abbia commessi o, a qualsiasi titolo, abbia concorso alla loro commissione».
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