ITALIA
Il Fatto Quotidiano
[On the eve of the first hearing, the former nuncio was hospitalized. The Holy See spoke of intensive care, but in reality the former archbishop Jozef Wesolowski had arrived in a daze (apparently from a mix of alcohol and drugs) and discharged after three days. As is evident in ilfattoquotidiano.it, Papa Francesco is very upset about the stop in the proceedings. And rumors abound.]
Vaticano, veleni e sospetti dietro la frenata del processo per pedofilia e pedopornografia a Wesolowski
On the eve of the first hearing, the former nuncio was hospitalized. From the Holy See spoke intensive care, but in reality the former archbishop had arrived in a daze (apparently for a mix of alcohol and drugs) and discharged after three days. As is evident in ilfattoquotidiano.it, Papa Francesco is very upset about the stop. And there are those in the corridors of St. Peter speaks of the Polish lobby as principal of referrals
Alla vigilia della prima udienza, l’ex nunzio è stato ricoverato in ospedale. Dalla Santa Sede parlavano di terapia intensiva, ma in realtà l’ex arcivescovo era arrivato in stato confusionale (pare per un mix di alcol e farmaci) e dimesso dopo tre giorni. Secondo quanto risulta a ilfattoquotidiano.it, Papa Francesco è molto irritato per lo stop. E c’è chi tra i corridoi di San Pietro parla della lobby polacca come mandante dei rinvii
di Francesco Antonio Grana | 17 luglio 2015
Il “mistero Wesolowski” si infittisce. Chi c’è dietro la brusca frenata del processo penale vaticano che vede per la prima volta un ex nunzio ed ex arcivescovo alla sbarra per pedofilia e pedopornografia? Ilfattoquotidiano.it ha raccolto tutte le indiscrezioni sulla situazione attuale di Jozef Wesolowski. L’ex nunzio è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma, il “Vaticano III” secondo la celebre espressione di Karol Wojtyla, nel pomeriggio del 10 luglio 2015, vigilia dell’apertura del processo penale in cui era imputato con ben cinque capi di accusa: detenzione di materiale pedopornografico; pedofilia, in un caso in concorso con il suo assistente ed amante, l’ex diacono Francisco Occi Reyes; ricettazione di materiale pedopornografico; lesioni gravi alle sue vittime adolescenti; condotta che offende la religione e la morale cristiana per aver visitato siti pornografici.
Al Gemelli, raccontano a ilfattoquotidiano.it, Wesolowski è arrivato in stato confusionale a seguito dell’assunzione di farmaci e alcol ed è stato tenuto in osservazione per un banale calo pressorio. Non è mai stato in terapia intensiva, come invece dichiarato dal Vaticano, né in rianimazione, né in codice rosso. Dopo appena tre giorni di ricovero, il 13 luglio 2015 l’ex nunzio avrebbe lasciato l’ospedale e sarebbe tornato in Vaticano nella stanza numero 5 del Collegio dei Penitenzieri, di fronte Casa Santa Marta, la residenza di Papa Francesco. La Santa Sede continua a smentire e a sostenere che Wesolowski sarebbe ancora ricoverato in terapia intensiva.
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