«Tacque sui preti pedofili» Accuse al vescovo Lafranconi

ITALIA
Corriere della Sera

CREMONA – Ha suscitato clamore in città la notizia, rimbalzata dalla Liguria, che il vescovo Dante Lafranconi è stato indagato dalla Procura di Savona perché avrebbe taciuto e omesso di segnalare ai suoi superiori casi di pedofilia da parte di due sacerdoti savonesi, successivamente condannati. Gli episodi risalgono agli anni Novanta, quando monsignor Lafranconi, ora a Cremona, reggeva la diocesi di Savona-Noli. È la prima volta che viene rivelato il nome dell’ alto prelato. La magistratura savonese, vista la delicatezza dell’ argomento, era riuscita a mantenere il riserbo più assoluto durante le indagini, avviate in seguito alle denunce di una delle vittime dei preti pedofili savonesi, Francesco Zanardi, che ha fondato il movimento «Democrazia Atea» il cui obbiettivo è quello di smascherare la pedofilia nell’ ambito della Chiesa. Dopo un’ inchiesta approfondita e il rinvio a giudizio, il tribunale aveva condannato Don Giorgio Barbacini a tre anni per pedofilia, mentre l’ altro prete savonese, don Nello Giraudo, aveva patteggiato un anno per abusi sessuali.

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