Vaticano, il corvo colpisce ancora lettere contro Bertone e Gaenswein

CITTA DEL VATICANO
La Repubblica

Secondo la nuova indiscrezione, c’è uno scambio di documenti e un patto segreto tra il numero due della Santa Sede e il segretario particolare di Ratzinger. Repubblica è in possesso di tre documenti riservati. Sul quotidiano, il testo integrale di una lettera inviata dal cardinale Burke al segretario di Stato

di MARCO ANSALDO

MILANO – “Cacciate i veri responsabili dal Vaticano. Ancora una volta a pagare è il solito capro espiatorio. Quale migliore vittima del maggiordomo del Santo Padre. La verità va ricercata nel potere centrale”. Il corvo vola ancora in Vaticano. Volteggia, osserva e colpisce, mentre Benedetto XVI si trova in visita ufficiale per tre giorni a Milano cercando qualche momento di serenità dai veleni che lo assediano. Il corvo sforna a sorpresa nuovi documenti. Tre, per la precisione, di cui Repubblica è in possesso e che oggi presenta. Ma, avverte subito la fonte, di carte come queste ne abbiamo “centinaia”. Lo scrive in una lettera – che prelude ai tre documenti – battuta sul computer. Dimostrando, qualora ce ne fosse ancora bisogno, che il maggiordomo del Papa accusato di essere il postino delle missive fuoriuscite in passato dalla Santa Sede, “il capro espiatorio” come lo definisce la lettera, non è per niente il solo. Perché il corvo, in realtà, è ancora attivo. “La verità – denuncia – va ricercata nel potere centrale”. E spiega: “Ovverossia, nell’archivio privato di mons. Georg Gaenswein segretario particolare del Santo Padre, dal quale fuoriescono di continuo innumerevoli documenti riservati a favore del Segretario di Stato Cardinale Tarcisio Bertone”.

Un’accusa forte, che la fonte fa propria, al segretario particolare di Benedetto XVI, uomo in cui il Papa ripone invece la massima fiducia, e che da molti anni rappresenta la persona cui affidarsi

per le questioni non solo di carattere personale, ma anche spirituali e politiche. Negli ultimi anni, infatti, monsignor Gaenswein ha accresciuto notevolmente la sua influenza all’interno dell’Appartamento, maturando un ruolo di certo del tutto informale, eppure tangibile e chiaro a tutti, di consigliere di Joseph Ratzinger, del quale è anche connazionale. Aggiunge il corvo nella sua missiva preliminare alle tre carte: “Non sempre le cose vanno per il verso giusto e tra Mons. Georg ed il Cardinale ci sono passaggi incontrollati di documenti ed atti riservatissimi”. Come a dire: i documenti e gli atti interni che transitano dall’Appartamento papale all’ufficio del Segretario di Stato, e viceversa, talvolta prendono anche altre strade. E il loro controllo si perde.

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