Denunciato per calunnia don Poggi «svelò» presunti casi di pedofilia in Curia

ROMA
Corriere della Sera

ROMA – Arrestato per calunnia il sacerdote sospeso a divinis che aveva denunciato un presunto scandalo pedofilia nella Curia Romana. Don Patrizio Poggi, aveva denunciato ai carabinieri di Roma quella che a suo dire era «un’organizzazione criminale dedita a reclutare ragazzi, anche minorenni, per farli prostituire» con esponenti del clero romano. Le indagini dei carabinieri del Nucleo investigativo di Roma hanno tuttavia «dimostrato come Poggi abbia concepito e attuato un piano calunnioso, prospettando circostanze non veritiere o, comunque, basate su mere dicerie», «in quanto animato da risentimento per motivazioni personali nei confronti di alcuni dei prelati da lui accusati di fruire di prestazioni sessuali omosessuali a pagamento con minorenni». Da qui l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Roma Aldo Morgigni, su richiesta del Procuratore Aggiunto Maria Monteleone.

LA CONDANNA PER ABUSI – Il risentimento di Poggi sarebbe legato alle sue personali vicende giudiziarie e alla sua sospensione dal sacerdozio in seguito a casi di pedofilia – questi sì provati – in cui era stato coinvolto negli Anni Novanta. Ai carabinieri del Noe (Nucleo per la tutela dell’ambiente) aveva egli stesso premesso di essere stato condannato a 5 anni di reclusione (ma la condanna in primo grado, nel 1999, era stata più pesante: 8 anni) per violenza sessuale nei confronti di minori, l’ex parroco del San Filippo Neri di Roma assicura di aver sentito «il dovere di tutelare la Santa Chiesa e la comunità cristiana».

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