«Fui molestato in seminario lascio parrocchia e sacerdozio» …

ITALIA
Rete L’Abuso

«Fui molestato in seminario lascio parrocchia e sacerdozio» L’annuncio di don Alessandro Raccagni al termine della messa. Un caso seguito dalla Rete L’ABUSO

[Summary: Father Alessandro Raccagni completed his Mass and then told parishioners of something that had weighed on his heart for 30 years. He said that he had been sexually harassed in the seminary and he was at last breaking his silence.]
di Fabio Paravisi Donatella Tiraboschi

La Messa sembrava finita, invece no. Mancava ancora un ultimo gesto, poche parole da leggere su un foglio. Un macigno che pesava sul cuore del sacerdote da 30 anni. Don Alessandro Raccagni ha allontanato i chierichetti e poi ha letto quel foglio, e ogni parola era come una fucilata al cuore di chi stava ascoltando. Parole che parlavano di molestie subite in seminario, di una ferita che sanguina da una vita e, ancora, di un silenzio che doveva essere spezzato. Don Alessandro ha lasciato la sua parrocchia di Endenna e anche il sacerdozio, lasciando dietro di sé molti dispiaceri, tanti dubbi e una comunità «orfana» che chiede verità. Don Alessandro, 44 anni, parroco di Endenna dal 4 ottobre 2011, aveva finora tenuto dentro di sé il dramma e l’angoscia. Lo straziante ricordo delle molestie che dice di avere subito nel Seminario di Città Alta a metà degli anni Ottanta, un periodo in cui il giovane Alessandro era ancora minorenne (a quell’epoca il rettore del seminario era monsignor Roberto Amadei). Da allora ha trovato il coraggio di raccontarlo a uno psicologo che lo segue da otto anni e al padre Guido, che gli è stato vicino negli ultimi difficili mesi. Il prete indicato come responsabile degli abusi si sarebbe ritirato in pensione in un quartiere alla periferia di Bergamo, senza che nessuno gli abbia mai chiesto conto di ciò che avrebbe fatto.

È stato lo stesso don Alessandro, nei mesi scorsi, a decidere di scendere a Bergamo più volte e a parlare del problema con i vertici della Curia, manifestando anche la sua intenzione di lasciare l’abito sacerdotale se non avesse avuto le risposte che voleva. Risposte che evidentemente non sono arrivate, visto che alle 18 di sabato 15 marzo don Alessandro è salito all’altare per celebrare la Messa con quel foglietto in tasca. In uno dei banchi sedeva il padre, venuto da Cividino per dargli sostegno nel momento più difficile della sua vita. La grande chiesa parrocchiale dedicata a Santa Maria Assunta, che ospita anche una teca con il cranio di San Barnaba, era piena. Al termine della funzione il parroco ha chiesto ai chierichetti di andare in sacrestia a cambiarsi, poi ha estratto il foglio e ha cominciato a leggere.

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