Lanciano, “frustava col rosario e faceva leccare il pavimento”: prete a processo

ITALIA
Il Fatto Quotidiano

di Maurizio Di Fazio | 27 ottobre 2014

Rinviato a giudizio l’ex parroco della chiesa di Sant’Agostino di Lanciano don André Luiz Facchini. Il processo partirà il 19 maggio del 2015. Il sacerdote 39enne, di origine brasiliana, è accusato di violenza privata aggravata, lesioni, molestie, ingiurie e minacce ai danni di una decina di giovani facenti parte della Legio Sacrorum Cordium, un’associazione da lui stesso fondata in seno alla parrocchia lancianese. Alcuni ragazzi del gruppo hanno infatti raccontato, prima sul web, poi alla Procura, fatti tutt’altro che cristiani: secondo il loro racconto don Facchini li avrebbe, tra le altre cose, frustati col rosario, costretti a leccare i pavimenti della chiesa con la lingua, obbligati a estenuanti e morbosi sondaggi sulla loro vita sessuale. “Punizioni” servite a mo’ di penitenza “per liberare le anime dal purgatorio”. Ma parecchi ex adepti non si sono più ripresi da queste “cure spirituali” non prescritte in nessun Vangelo e son finiti sotto cura psichiatrica.

Le indagini, condotte dal pm Rosaria Vecchi con il coordinamento della polizia giudiziaria, hanno preso le mosse da un’inchiesta per violenza sessuale che il prete avrebbe commesso su un parrocchiano di 27 anni: l’indagine per questa accusa deve essere ancora chiusa. La presunta pressione di don André nei confronti del giovane sarebbe stato scoperta dai genitori del ragazzo, proprio fuori dalla loro abitazione; eppure, per niente contrito, li avrebbe anche minacciati: “Vi distruggo”. In precedenza c’erano state 26 telefonate rapide e mute al cellulare del ragazzo e al telefono fisso della sua famiglia. La violenza carnale si sarebbe invece consumata durante un viaggio all’estero. Il giovane, anche lui iscritto alla Legio Sacrorum Cordium, a quel punto si era allontanato dalla parrocchia ma don André avrebbe continuato l’assedio: per questo, al momento, dovrà rispondere al momento almeno di molestie telefoniche, ingiurie e minacce.

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