Prete accusato di pedofilia, sceglieva le sue vittime nei quartieri poveri

ITALIA
Repubblica

[Priest accused of pedophilia, chose his victims in poor neighborhoods.]

di FLORIANA RULLO

Adescava le sue giovani vittime nei quartieri poveri delle città. Ragazzi cresciuti in quartieri difficili, con pochi soldi in tasca che trovavano in quelle decine di euro che don Massimo Iuculano, il parroco di Vercelli arrestato ieri dalla polizia per violenza sessuale aggravata e prostituzione minorile, gli dava dopo per le prestazioni sessuali che riceveva. Ragazzi minorenni e maggiorenni senza soldi, spesso problematici e con un passato difficile alle spalle fatte di violenze, anche domestiche.

Emergono nuovi agghiaccianti particolari sulla doppia vita di Don Massimo. Da una parte da tutti era considerato la guida dell’oratorio più frequentato della città, sempre impegnato nelle attività del Belvedere di Vercelli e dall’altra invece emerge una storia di abusi fatta di incontri per prestazione sessuali sia in parrocchia che in auto. ,poliziaAddirittura qualcuno lo vedeva rincasare a ore improponibili per un prete. E mentre lunedì è previsto l’interrogatorio di garanzia per il sacerdote 46enne originario di Torino, la procura di Torino nei prossimi giorni, analizzerà le conversazioni che il sacerdote scambiava con le sue vittime, adescate tramite sms, Facebook e Whatsapp.

Note: This is an Abuse Tracker excerpt. Click the title to view the full text of the original article. If the original article is no longer available, see our News Archive.