Due cardinali dietro lo scandalo Trani

ITALIA
Il Tempo

L’obiettivo era di «riprendersi» il nosocomio ecclesiastico Istituto dermopatico dell’Immacolata (Idi), gravato da un buco pari a un miliardo di euro. Dirottare illecitamente denari pubblici, 30 milioni di euro destinati con la Legge di Stabilità all’ospedale Bambino Gesù, verso l’Idi. Di questo ne sarebbero stati al corrente anche i vertici della Santa Sede: i cardinali Tarcisio Bertone, ex segretario di Stato, e Giuseppe Versaldi. Ma l’operazione doveva essere celata «a Papa Francesco». Questo racconta l’incartamento giudiziario della Procura della Repubblica di Trani, nell’indagine sul crac da 600 milioni di euro della casa di cura Divina Provvidenza, per la quale pende a Palazzo Madama una richiesta di arresto per il senatore di Ncd Antonio Azzollini. Gli atti, però, restituiscono altri spaccati che torneranno utili anche alla Procura della Repubblica di Roma, che ha un procedimento aperto sul crac da un miliardo dell’Idi, in cui risultano indagate 40 persone, tra le quali padre Franco Decaminada, presidente della struttura dal 2004 al 2012. Tuttavia, in entrambi i filoni d’indagine salta fuori il ruolo di Giuseppe Profiti, ex presidente dell’ospedale Bambino Gesù. Il manager si muove su due diversi fronti: da una parte si preoccupa di «influenzare a livello del ministero dello Sviluppo economico la nomina di commissario straordinario» per la Divina provvidenza e dall’altra di spostare i 30 milioni di euro dal Bambino Gesù all’Idi. Ma andiamo per gradi.

Note: This is an Abuse Tracker excerpt. Click the title to view the full text of the original article. If the original article is no longer available, see our News Archive.